Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( !6~ )- Al cominciare di questo movimento la brigata Cuneo rimasta fi no allora ·sulla strada ferrata aveva opera to con l' 8.0 un cam · biamento di fronte perpendicolare , per cui questo reggimento venne a trovarsi con la diritta alla strada ferrata stessa e la sinistra verso il lago. ll 7.0 invece si avanzò seguitando il mo,·imento della brigata Aosta. Intanto era tornata in linea la a.a divisione. Si era di nuoro disposto a cavallo della strada di Pozzolengo e rinnovava l' assalto, non di S. Martino propriamente detto, ma delle alture annesse che dominano la strada a diritta e a sini :; tra, con che vcnira a girarsi la destra nemica e minacciars! la sua ritirata su Pozzolengo. Il 7.0 reggimento la precedette. E certo che questa manovra, e forse ancora l' esito generale della giornata contribuirono insieme al nostro vigoroso atta,~co diretto, ed alla manovra attorniante per la diritta sopra indicata , alla ritirata del nemico dalle alture di S. Martino, che verso il cadere del sole furono conquistate dalla brigata Aosta e dal 14.0 reggimento che vi giun· gcvano insieme alle truppe della 5.a di visione. Furono presi sulle alture conquistate cinque pezzi di cannone abbandonati dal nemico. Un ultimo ostacolo era da superarsi in una nuova resistenza. che una retroguardia nemica oppose da una linea di alture parallele, e a poca distanza indietro di quella di S. Martino , con cui si riunisce med iante un dolce declivio. J.. e tre batttJr ie sopracitate (la l 5.a, la 6.a e la 5.a) furono rapidamente portate in posizione sulle alture conquistate, e con la loro azione ebbero presto sconcertata. questa resistenza, indi un' altra che fu tentata mediante l'apparizione di alcune forze nemiche comparso sul poggio onde esse alture sono limitate a destra. Una carica brillante di uno squadrone di Monferrato la fece cessare del tutto, e a notte chiusa il piano era nostro, e il nemico in ritirata su Pozzolengo. La 3.a divisione, la 5.a e la brigata Aosta presero posizione parte sul piano , parte nei dintorni, sui fianchi ed in basso. Si fecero nei varii assalti alcune decine di prigionieri , fra cui parecchi ufficiali. Ho di già trasmessa la situazione numerica delle perdite dell a bassa forza, e quella nominativa degli uffi ciali morti e feriti. Que- :;te perdite sono disgraziatamente gravi , comunque non sproporzionate al risultato ottenuto contro un'occupazione nemica solida e numerosa, e che oppose una resistenza accanita. Ha contribuito ad accrescerla la circostanza che le truppe furono impegnate, non già per grandi masse contemporaneamente, ma invece per frazioni successive. Però ciò tiene a circostanze indipendenti dalle mie possibilità.; val quanto dire a ciò che le disposizioni date al

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