Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-( 163 )- Erano le 3 pomeridiane qnando giunse l' ordino di S. M. portante si dovesse tener fermo, mentre si sarebbe mandata in soccorso la. brigata Aosta, e richiamata in linea la 5,a divisione. Pensai allora ad un attacco combinato della brigata Aosta e di Pinerolo verso la dritt:l.. Questa azione non poteva mancare di ottenere un buon succes~o, in ispecie se la 5.a divisione l' appoggiava con un movimento di giro ancora più a sini5tra sulla strada di Pozzolengo. La brigata Aosta arrivava ver:;o le 4, pom. per la strada ferrata insieme alla i5.a batteria. Discese nei campi sottostanti al S. Vi si formò ad un bel circa all'altezza della brigata Pinerolo, ed il suo generale cav. Cerale ebbe le mie istruzion i per venire a qnesto nuovo assalto. Esse portavano r.he Aosta procedesse da sinistra verso diritta, e convergesse su S. Martino , all'incontro di Pinerolo che avrebbe mosso da dritta verso sini· stra. Il i4..0 e 1'8.0 erano in prima linea, il t3.0 e il 6.ù in se· conda. Disposi in pari tempo perchè un di staccamento di fianco, composto di un battaglione del 1.4. 0 , di una compognia di bersaglieri (2 .0 battaglione) e di una sezione di artiglieria, muovesse, mediante un largo giro a diritta per S. Mic:hele, S. Girolamo, il Monte Mamo, S. Donino, e Val del Sole ad inquietare la sinistra del nemieo. Questo distaccamento fn accompagnato dal luogotenente addetto al mio Stato-maggiore nobile Mazzoleni, mentre inviai con la brigata Aosta il capitano de' Vecchi. La manifestazione dei desideri i del re aveva dilfuso in tutti nuovo ardore: ed ognuno anelava di t~rminare con il snccesso una giornata aspra per le fatiche e le perdite so!Terte. L'artiglieria preparò l'attacco . Le colonne si mosse ro. Un tem· porale furioso di vento, tuoni e scrosci di pioggia rendeva difficile eonservare la direzione dei varii battaglioni e l' unità dell' azione. Questa volta il nemir.o la:;ciò portarsi assai da vicino le nostre colonne prima di aprire il suo fuoco, che fu al solito vivissimo e micidiale, stante l' eccellente sua posizione coperta, e le difficoltà del terreno che i nostri avevano da superare. L' attaceo non riuscì a fondo: però le nostre truppe giunsero ad imposse:;- sarsi di varie case a metà della costa: vi si stabilirono fortemente, come pure dietro i filari di ~Iberi ed i fossi che intersecano i prati onde il terreno è colà composto. Vi furono subito condotte cd installate la 6.a la t5 .a e la rs.a batteria ' le quali tirando a furia sui c,a~eggiati e giardini di S. Martino, a non più di 401) metri di distanza, estinsero r.ompletamente il fuoco dell'artiglieria nemica e resero sensibile una diminuzione nella forza dell' occupazion~. Si fu in q ue~to assai to che. il genc~ale Cerale fu ferìto , i\ colone\lo Camminati dd t3.0 ucc1so, ed tl colonnello del t ~.0, Balegno, pure ferito , Questi ne morì poche ore dopo.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==