Felice Turotti - Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II

-(ID~)- bersaglieri, aveva già una prima volta assalito Madonna della Scoperta, e colla bajonetta re~p into il nemico. Assalito da forze preponderanti, l'aveva dovuto abbandonare. Sopr::tggiunto intanto il 3.0 battaglione, maggiore Diana, rinforzato da altre co n1.pagnw bersaglieri H e t 2, erasi spinto di nuovo l' attac~o su Madvnn ~ della Scoperta e rioccupata. I Granatieri , che eransi lasciati trascinare dal loro ardore aù inseguir6 il nemico, furono resp inti dalle colonne compatte del medesimo che sop raggiungevano, per modo che la Madon na dell ~ Scoperta rimase da quel punto in possesso degli au3triaci . A neutralizzare l'attacco dei merlesimi che, oltre quello di fron te p e~ Madonna Scoperta. tentava no , per Valle dei Quadri, protendere a rl estra e paralellamente alla direzione della nostra marcia, furono spediti i battagli oni 3 e 4, Scalet.ta e Fozzant per Fenil Vecchio ve rso il monte della Gne<~. I detti due maggiori oltre le indi cazioni avute , avvisati anche da un colonello dell o Stato-maggiore francese come import()sse di avvicinarsi e possibilmente comunicare coll e truppe imperia! i, erami spin ti successivamen te sni poggi che da Monte Gnea s i protr.ndono a cascina Piopa, e di là, coperti da m1~ catena di cacciatori, stavano riconoscendo il modo di attaccare di fianco alla posizione della Madonna dell a Scopert(), quando si videro essi stessi assaliti da profonde colonne nem iche protette d.\ cavalleria e costretti a ritirarsi successivamente sino al Mon t ~ Gnea, ritardando l' insistente marcia. del nemico con ripduti attacchi alla bajonetta. Giunto a questo punto, il nemico occupava non solo la fronk segnata da Madonna della Scoperta a Cascina Piopa, ma inoltravasi con una batteri a sino a C~~ Soje ta , donde dalla strada inca5sata formante trincea e quindi perfettamente al coperto potè battere di fianco e le colonne nostre che tentarono in seguito di avanzarsi di fronte dell a Madonna Scoperta, e le artiglierie destinate a proteggerle. Intanto il maggiore Cugia aveva opportunamente chiamato al fno co la terza sezione della 10.a, luogotenente Giovanetti; venne pure la mezza batteria della to.a posizione, sul poggio dove stava sin dal principio in posizione il sottotenente Dupon t. La mezza batteria della 12.a ivi giunse di trotto e si pose in bat teria senza essere sconcertata. dalla morte di alcuni cavalli, cag ionata dal fuoco nemico. L'altra mezza batteria dell a n .a fu po rtata sul poggio dominante la vall e al sud·est di Fenile Vecchio, all a quale si aggiunse pure per al cun tempo l' H .a, 1:apitano Civalieri. Ma le colonne d' attacco nemiche aumentavano: il fuoco d' ar - tiglieria diveni va sempre più possente, per cui, a sostenere i Granatieri impegnati nel combattimento fu necessario fare avanzare

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