Raffaello Morghen - Ernesto Buonaiuti

Dire di Ernesto Buonaiuti e della sua opera, a distanza di dieci anni dalla sua morte, impone a chi vi si accinga ·senza intenti di agiografia o di polemica, di mettere in luce i valori positivi e attuali di cultura ai quali si ispirò l'attività scientifica e spirituale di uno studioso d'eccezione, in lotta con la gerarchia ecclesiastica: attività intorno alla quale passioni, pregiudizi e la buona o la mala fede di credenti e di non credenti hanno intessuto un fitto velo di diffidenza e d'incomprensione. E tanto più si avverte oggi l'esigenza di rievocare, col distacco d'una serena valutazione storica, l'opera di Ernesto Buonaiuti, in quanto egli fu tra le figure più singolari ed eminenti della cultura italiana dell'ultimo cinquantennio, e, per la libertà della cul-. turà e per gli ideali di una più elevata vita civile e religiosa, combatté, nella solitudine e nel dolore, una dura battaglia che non può e non deve essere oggi dimenticata. Ricco di straordinarie doti d'ingegno e di temperamento, di parola facile e a·vvincente, scrit5 BibliotecaGinoBianco

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