Thomas Mann - L'artista e la società

. l'artista a uno stadio di transizione tra la primitiva inconsapevolezza personale dell'arte e il formarsi in lui della coscienza di una dignità ultrapersonale, di cui l'individuo osa rendersi partecipe; di modo che l'ironia bohémienne viene ad assumere un carattere per lo meno duplice: di ironia applicata a se stesso e di ironia rivolta contro la societa , borghese. La prima è però preponderante e a,vrà per lungo tempo, forse per sempre, il sopravvento. E ciò per buoni motivi. C'è infatti nell'artista, il quale grazie a realizzazioni involontarie comincia a partecipare personalmente alla dignità ultrapersonale dell'arte, una difesa istintiva e beffarda contro ciò che si chiama successo, contro gli onori mondani e i vantaggi del successo: una difesa che deriva e dipende dalla condizione primitiva dell'arte, di quando essa è ancora completamente individuale, pienamente inutile .e di libero diver:timento, •di quando essa •non sa ~ncora di essere « arte » e ride di se stessa. In fondo l'artista vorrebbe tenerla ferma, pensa che essa non dovrebbe mai cessare di ridere di sé, ed egli stesso vorrebbe continuare a divertirsi anziché an12 bibliotecaginobianco

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