Vitaliano Brancati - Le due dittature

è l'urto fra quello che vorrei fare e quello che mi è concesso di fare. La Legge ha su di me un'azione d'impedimento, è un correttivo: si limita a limitare la mia attività. Non vi è nulla di mostruoso dunque che essa sia rappresentata da una forza a me esterna o addirittura da uomini armati. Nei regimi totalitari, invece, la forza a me esterna, e spesso a me ostile, si assume il compitò, non di limitare la mia attività, ma di svilupparla. Il mostruoso consiste nel fatto che essa vuole rappresentare, più che i ,miei • doveri, i miei diritti. Il potere dello Stato si asside al centro della mia ispirazione, vuol diventare la mia stessa creatività, rimanendo però armato fino ai denti e pronto a buttarmi in prigione. Il mio sentimento dell'universale, il mio senso dell'umanità, per effetto di una dissociazione mentale, dovuta a una malattia della personalità inoculatami con la violenza, è diventata Lui, Lui in lettere maiuscole, l'uomo di cui enormi ritratti e statue ripetono l'immagine nel centro delle piazze, in testa alle parate~ sugli schermi dei cinema, sulle pareti degli edifici pubblici - dappertutto, come 1n un incubo. 8 b1bliotecag1nobianco

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