Gaetano Salvemini - Il Congresso di Firenze e gli amici della scuola

- 17 - . . . - E non vi vergognate - ecco che strillano gli uomini venerandi, i quali ammirano nella vita sopra. tutto Ja coerenza, e non hanno mai cambiato le loro opinioni, perchè non sono stati mai buoni a staccarsi da quelle che trovarono nella culla bell'e falle - non vi \'ergognate di proclamare con tanta sfaeciataggine che siete pronti ad appoggiare oggi i socialisti, domani i conservatori, cloman l'altro i repubblicani e poi i monarchici, purchè questi adottino una parte del programma. vostl·o? Dunque a voi non importa nulla che l'Italia sia socialista o conservatrice, monarchica o repubblicana, a patto che siano soddisfatti i vostri bisogni? Dunque peris<'a il mondo, ma si faccia Ja vostra volontà! Precisamente: perisca il mondo, ma si faccia la nostra volontà; e se il mondo non vuol perire per causa nostra, faccia la nostra volontà. E queste eresie noi le di• ciamo con coscienza tranquilla, perchè, attraverso la nostra brillantissima vita d'insegnanti, con pochi quattrini, con parecchi figlioli, trattati come servi dalle superiori autorità, accusati di tutti i più neri delitti durante le settimane degli esami - ma sorretti dai non pochi alunni Uravi e studiosi, che si ricordano di noi per tutta la vita - noi ci siam convinti di essere delle persone utili, benefiche, inclìspensabili alla società; ci siamo convinti anzi - guarda che illusi! - che noi siamo le persone pit1 utili, pili benefiche, più indispensabili che ci sieno al mondo. È un1illusione questa, che tutte le classi sociali hanno intorno a sè stesse: i colon• nelli in ritiro, i milionat·i, i preti, i suonatori di contra.- basso, i dentisti, tutti gli uomini di tutte le classi e di tutte le professioni e anche senza professione dànno di sè stes.si il medesimo giudizio, che noi <liamo di noi. È un modo di guardare le cose comune a tutti gli esseri che pensano; e noi, quand'anche volessimo toglierci questa illuo;ione dalla testa, non ci riesciremmo; e se ci riescissimo, di\•enteremmo spregevoli a noi stessi, percbè arriveremmo alla conclusione che tutto il nostro laB1b ,otecd G r o B,.rnco

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