Fernando Schiavetti - Le condizioni della stampa nel regime fascista

ciale del sequestro l'invito a toglier via dal giornale i pezzi sgraditi, e a pubblicare nuove edizioni purgate senza alcima indicazione del provvedimento subito. In questo modo il regime fascista può permettersi il lusso di far notare all'estero e all'interno che i sequest,ri sono rarissimi e che se nella, polemica dell'opposisione persiste un notevole raffreddamentociò è dovuto al sempre più scarso fiato di cui dispongono gli oppositort, oppressi da ogni parte (è proprio il caso di dirlo) dalla crescente marea del consensopopolare con la rivoluzione fasc1sl<1,. Tutti e tre gli ordini di fatti su indicati (intimidazione alla periferi::i, degli a.miei dei giornali antifas,:is'j, avvertimenti prefeptizi alle redazioni e censura en amitié) dimostrano acl esuberanza che quella del coraggio morale del fascismo è spesso una solennissima balla. Il fascismo teorizza il dispotismo ma quando può tiene a nascondere, con u.na prudente co.nt ra dizione, i I carattere antilibertario e reazionario dei suoi concreti provvedimenti. In questi casi all'amore dei gesto e dell'ostentazione della prop1·ia spregiudicatezza vengono anteposte considerazioni di indole molto più sciatta e lJanale. Se il fas<:iswo avesse davvero il coraggio di confessare, in tutta la realistica crudezza dei particolari, in qua~ modo dal 1922 ad oggi ha conqit.ista.to, a,l centro e alla periferia, i consensi del paese, lo stomaco e il senso morale dell'opinione pubbli1:a italiana ed es:era sarnbbero messi a una ben dura prova! rnB blioteca Gino Bianco

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