Romolo Murri - La Chiesa e il collettivismo (contraddittorio Murri-Bertelli)

- 28 - Questo terreno è mio, l'ho ereditato da mio padre che se lo è sudato, o l'ho rubato io, che è lo st~sso; questo terreno è incolto ma voglio serbarmeloper il giocodi bocce,vogliomantenervi i fagiani e le lepri, e non m'importa un corno se vi è un'umanità che soffre per mancanza di pane. Va bene che di fronte al gendarme il torto è di coloro che mi vogliono imporre la lavorazionedi un terreno mio, ma di fronte alla legge umana io ho torto marcio; dovrei essere obbligato a coltivarlo, ma non vi è mezzo possibile per potere obbligare il proprietario a coltivare una terra di sua proprietà privata: bisogna abolire il proprietario. Due parole riguardo alle scoperteultii;ue della scienza,alle quali ha alluso il mio contradittore. Mi dice che non sarebbe una cosa facile, sarebbe anzi di una enormedifficoltà(non ricordo la parola precisa), sarebbe dannosoil mettere in mano alla collettivit,àla pro.prietàdella terra per la difficoltà di potere amministrare cotesti beni. Va bene,ci sarannodegl' inconvenienti,delle difficoltà,perchè il mio egregiocontradittore ha trovato molli inconvenientinella attuazione del collettivismo, ma non ha trovato finoranessunaimpossibilità.Ebbene, che vi siano degl' incor,venienti,è vero; ma fra due mali io voglio scegliere sempre il minore. Fra l'inconveniente della proprietà privata delle macchine e l'inconveniente della proprietà collettiva noi scegliamo gl' inconvenienti della proprietà collettiva perchè, secondonoi, sono inferiori, sono più piccoli. Rispondiamoall'argomento delle scoperte, delle invenzioni. L'egregio contradittore che mi ha precedutodeveconoscereche l' nomo il quale inventa una macchinanonha soltanto adoperato il genio di una quantità di scienziati, che lo hanno preceduto, perchè ha adoperato i libri, che erano nelle librerie, perchè ha adoperato la coltura di coloro che hanno studiato e che hanno scritto prima di lui. Se voi mi prendete,ad esempio, uno scienziatocome l' Edison, e me lo fate nascere ai tempi di Giulio Cesare, Edison non avrebbe certamente inventato gli strumenti eletkici che ha inventato. Vuol dire che non è soltanto il genio di Edison che ci ba dato il cinematografo, ma è ancora il genio di tutti coloro che lo hannopreceduto, di questi pulviscoli sparsi dappertutto e dei quali si è servito I' Edison per fare le scoperteche ha fatto. Una scoperta non è il portato di un solo individuo, ma di una col- • Biblioteca Gino Bianco

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