Romolo Murri - La Chiesa e il collettivismo (contraddittorio Murri-Bertelli)

I - 12 - come sarebbe ancora, la formazione di uomini, i quali possono più facilmente raggiungere i loro fini individuali. V'è infine, l' autorità politica, il diritto, la forza coattiva dello Stato, la quale non può in nessun modo tradursi in semplici fatti e in semplici rapporti economici. Infine, o Signori, l'uomo, perchè egli ba, attraverso tutte le mutazioni della vita e della storia, dei doveri immutabili per tutti i tempi, è soggetto ad un diritto umano e. naturale, ad una legge che non conosce mu- .tamenti. Ma voi sapete, ci dicono i socialisti, che non esiste legge, come non esiste religione, se non in quanto gli uomini se la vanno formando secondo le esigenze economiche· di coloro che sono a capo della società; essi ci dicono che tutto d, viene e tutto si trasforma al mondo, e che una trasformazione radicale colpirà il diritto presente e tutte le forme presenti della civiltà. Ebbene, noi diciamo, che questa trasformazione radicale non può avvenire; noi diciamo, che come parte del diritto presente, come parte del diritto di tutti deve rimanere; noi diciamo che l'attività umana, la libertà umana, l'indipendenza dell'uomo, la vita della famiglia, il matrimonio indissolubile, lo Stato avente un'autorità dall' alto e quindi. capace d' imporsi, la differenze di· condizioni economiche e la differenze di condizioni giuridiche, tutto questo ba delle basi stabili, le quali nessuna economià deve toccare e che l' uomo deve rispettarn in tutta la sua integrità. Ed è questo, o Signori, che noi vogliamo salvare. Infine, o Signori, io non starò a insistere dicendo che noi non accettiamo la sparizione della religione e della società religiosa, che è il cattolicismo, fra gli uomini ; ed anche questo è un punto sul quale non è possibile intendersi; non può esservi un collettivismo politico, non può esservi una società di produttori, nella quale non soltanto non assorba in sè. Io Stato, ma nella quale non esista nemmeno una associazione che di fronte a quella società di produttori riconosca dei diritti eguali, dei diritti che non le vengono dalla società e dei quali può chiedere autorevolmente ed imporre ai cittadini l'osservanza. Sarà sempre una società constituita, una società la quale è fuori d<'i limiti del1' attività dello Stato, la Chiesa; ed essa lotterà sempre per la · sua indipendenza, perchè la Chiesa sa appunto che l' indipendei:iza sua non è già, come si è detto, quella di una casta, ma l' indipendenza delle anime, l' indipendenza di fini spirituali e Biblioteca Gi'lo Bianco

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