Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

- il'{- l'er la /ibet"/d della (;;·ecicl O[J[Ji e sr'lllf)J 'e: co,z/I'O l'.llbania degli albanesi 11011 oooi e non .nai. !.asr·ùww i rrJsl ,·i plotoni con l'i11t]Jirt1liO. 11/a non safll'l'll/1110 J'isp,•ltan• 11oi "tes.<i SI' pe1· l' a;;rentlt,·a di un pali() pm·cltes.~ia aressiuto il COI'Il[J[Jio di spe:::a1·e ai nol'tri piedi la /l'ltrii:ione fliii 'Jl l'l'l'a nata Slt/lo sco(llio rli (Jual'io, snntifù:aw sul colle di ('rdata(imi i.z nome dell'audacin dispe;·ata Jil'l' In liiNI'tli. solo pe;· la liiJel'!à, nie11le al/;·o e/te pe1· la libel'tli . . lccooliete la 1/?Sira rlen'sione couw un gia;·a111ert/o. ,... 'l'ri('('ala, 21 nn·entl~re 191:1. l firmatari sono quattordici. Tra essi i nomi la cu i lettura pi ù mi addolora sono quelli di Cipriano F a('c·hinetti, di Cesare Tevenc, di (i ublavo Longa r di Xullo BovC'lac·c·i. Costoro, trannC' il Longo, m'ci·ano amici sin dalle lotte combattute sui fo!(li, nei comizii laggiù in Jtal ia. La loro prf'senza in mezzo fl noi aveva un \'alore non facilmente rimpiHzzflhile: es>i conti nuava no q ui la br ila lradizirnc dell'anima e dc'll'intelligenza repubblic·Hna ~empre presente, sempre Hnimatri('e in mezzo alle f,llangi garibaldi11c. l~ù ora se ne vanno. Tutto cio proc-ura una profonda ed intensa amarezza. }~; il bel sogno che s' illanguidisce, c una folata impetuosa c geliJa di vento che pare voglia spegnere la fiamma. Poi: che dirà la massa repubblicana all'anuunzio di questa sec:essioue:' Coloro che cerc-avano pretf>sti per non parti re, lieti di tutto irridcre, di tutto bruttare con il loro sarcasmo, coloro infine che sono interessa ti a che la tradizioni' garibaldinn all'aghi m·l ridicolo, r·omc non sgh ignazzeranno pl'r la letizia , ora che Facchinetti e gl i altri pongono, magari itwolontariame nte, questa valida arme nelle loro mani? B doloroso che i dissidenti non pensino a queste cosc, che l'amore per il loro io li renda dimentichi de i doveri

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