Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

- :! i• ,,1· o//i·a f'Oso, ora d pan• c·he ogni poj,olo balcanic·o rinnovi, ne la l-ILOriH, i tnn·ngli, le ansie e h\ supreme a udaeie per le quali la nostra patria b' chbr la libPr là e l' indipendl'nza: ora c·i parP c·hc pcr~ino il vollo pallido di :\lazzin i, il quah• c· i g-uarda melanc·onii'O di dit•tro i ,·c·tri del 4uadro, abbia [Wl' noi un sorriso d' inc·ora!!'gianwnto e di consenso. Al !P <tuattro. dunqtw. ahbiamo a\·uta sPdula • S<'g'l'<'la ' · f: n·nuto per primo nt•rolamo Papah•. eh<' ha donno tro\·are un'ora di ((•mpo Ira un esame e l'altro all' t:ni- \Pr~ilà. [Wl' \'(•n in• a co.<J!i,·o,·r c·on Hoi. E_!.(li i• c•ntrato con ~randP sussieg-o, s'(\ an·ac(·iato. ('Oll al'ia rnbtPriosa, alla. fin t•stra prospieien((• ~ul <·orli!<:>, ha c·hiuso, eon c·ault' la. gli. sport('[ li del balc·on('ino c·he dh sullt' scale; <'[l]JOi . c·o11 un largo 'orTiso tli soddbf'azione. s· i· ~uanlafo attorno. In qurlla ha oquillato il c·nmpanello ed altri • cnngi''''llli , -ono arri \'t\1 i. E \t'Il uto l> i Lullo. c• ppoi :.'lli"oni, ('pc i. ~·alaugola. Oiusli. llnrt olomei. Hihaldiyd un !.(iO\':IIH' studt•ntt• mNidional<' di c·ui non ric·ordo il nonw. Hihaldi i• s tato o~-:gi a conferire <'on il :\linistro hulgaro. Il <liplomatieo balc·anic·o gli ha detto c·he il suo piH'~e \' l'drebbe cerfanH'11f<' c·o11 immcn~a sinrpatia i l c·ostifui rs i di un batfagliOilt' di \'Oionf>u·i italiani, disposti a par ti r!' ' uhito per raggiung·t·n·. ·mi c·ampi dPila Trac-ia, gli l'srn·iti \' ittoriosi di Ile l't•rdi.nal1do. Ila agg-n·!!·ato c-IH' i \'olontai'Ì dO\'I'l'hber·o prender·<' la \'ia eli Fiunw ed arTÌ\'ar<' a Bel- ::rado. A Belgrado il Comitato ma<·edone rimhorsl'rebbe lP >]Jl'Sl' ad ogni \'Oiontario. proY\"l'dt•rphlw allt· armi, c s' incarirherehlw di istratlarP i legionadi n·rso :->ofia. Papale ha parlato <'llll llil'c·iott i <:aribaldi. ~ l a non ha avuta una rispo>ta C'OilC'r<'ta. Anzi ha C' reduto di c·api rc C'he la sp(\dizion<\ di U reC'ia. <'> ancora in uU,11lr~ df1 i . Che fare·? L' assc·mblt•a s'<' fro\'afa discordl'. )[a i più propt·ndono pl't' la Bulgaria o p<'r la Sc• rbia. Io sono t'm quest'ultimi. A noi sembm C'lw, in quc'st' ora, abbia la !.(iO\'l'lliÙ italiana, il doYerr di c·rrarl' un Yi nc·olo, nna tradizione eli f'ntlt>mità tra ~li sla\· i t•d il popolo italiano.

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