Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

di lu('<', questa è la santa, la pii1 santa ambizione, ~oltan to cosi si sente parfctta l'anima nost ra, soltanto co'i sen tiamo intiera la digni tà de lla noslm umana missionr! ll!a oramai Lal'issa è vicina. Dopo questa s tazione 1111 altra aneora, eppoi sarà rac:giunta la prima tappa cl('! nostro pellegrinaggio. Le sciabol<' ..ono l'iagganeiat(' alle cinture, riaccommodate le fascie, gli amici che dormono fortemente scossi ed a gran ,·oee sn•gliati. Tutti sono in piedi poi c si precipitono dai carri quando. al lume di una lanterna, e dinanzi ad una ensrtta isolata, il <·on,·ogl io si ferma ed una voce, e be viene dalle tenebre, g rida fortr: / ,ru·issì ! f,a1·issì ! La strnda che dalla s tazion<' mena a Larissa città (· abbastanza lunga e per giunta fangosa. ~tanottc a percot-rerla abbinmo impiegato olrre un om. Ogn i tan to un uscio s'apl'iva ed un faseio di l uce, dalle casupole di fango si proiettava ~u noi: l assas . 1 las.<t<s .' diceva la gente, e noi si r ispondeva bor bottando (' si timva avanti. ~Finalmente s iamo giun ti a lle caserm<'. Xel buio pesto della notte c'è shto un andirivieni di lanteme, stl'isce di fuoco disegn'\nti s trani r sorprenden ti ghiri· gori su lla nera tela delle tenebre, uuo scambio sec<·o di parole e di ordiui, poi s'è aperta una porta, quindi un altra. Le compaguie sono entrate in <·cni androni os<· uri ed umidi dove, senza che il lume s ia puri.' di una candrla ai utru;s~ a discPrnere d'intorno, ogni \'Olontario s'è gettato pesantemente al suolo, ha aggiustnto nlla megl io, (·on il cappotto e con la scarsa copertn, un giacigl io, c s'è ac(·into a do•·•n irc. Oramai non r'è più tempo da pensare all' i · gicne ed alla decenza. L!• (·arnc chiede, v uole r iposo P se lo prende cosi come esso vienE.>, magari sul piancito sozzo ed umidiccio, purch6 si possa dormire, purehè ~i po~~·t pass;u·e un ora, due, iner·ti, immobili senza pen~arp pi ù a nulla.

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