Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

- ;),)- :-;i prose~U<' per il l'irl'o. L' uffkiale comrnissaJ·io c·ortl'>t'mcnte P<'rml'tte questa ag~iunta di pcrco1·so nella si- ('urezza elll' al l'i reo il gl'llE'ntle Garibaldi farà. pagare lE' dift'l'rE'nZC. Verso sem siamo giit in ,·ista dt•l porto d'Atene. ~lille lumi lontani. semp1·e più iugrandentesi. sfolgo· l'ano nello ~fondo dE'Ila notte. Siamo vici n i. Atene! Atene! Uaribaldi! La legione! L'\ gucrm! <~uesti gridi in<'om· po-;ti ci sorgono impetuosi dal <'UOr<' (' dall'anima! C'i accomiatiamo. c·on un scuso di dolore, dagli amici che prose~uono. amici ('hl' noi cooo'I'Ì amo appena da 48 on', e c·he a noi pure sono già c·o:.i c·ari, dagli ufficiali, dagli uomini umil i dell'equipaggio, tutti senza distinzione, tanto c cosi c·ortesi c·on noi. Ed il Pirl'O oramai sfolgoreggia eon tutte le sue luci dilnnzi ai no,;tri occ·hi. Si disrin~uouo le ,·ir. Si \"edouo l t' b·lll ·hinl' dcst>rte ed umide per la p i oggia, sulle quali si spandono i fasci lumino-<i dt•i globi t'lettrici. Il /Ju/g(t- ,·ia rallenta; git\ entra in porto. Io mi faceio pre,;so il eomandantr, balbetto quattro frasi c gli consegno un fo.!;'lio, pregandolo di corhrrvarlo rwl registro di bordo: E;di lo ll.'gge attt>ntanwntc, rimane un po' pl'nsoso, poi m i stringe fortr la m·tno e m'augura buona fortuna. Ecco quanto dice il foglio che g-li ho C'Onseguato: P i reo. li 12 IIOI'Cmbrc dd J!J 1:!. I sottow·rilti ~:o/o,l((~l'i gal'ilmlrlini d!'siderrmo che so questo foglio di ca l'la l'iownga /'e.~pJ·essione en/usias/il'a della ctulotil'a:;io,w ,. della l'ironoscertza lo,·o l'e>·so /' hpetto,·e, il rapilruw. fili uffkia/i (' /' eqllipag[/Ù) del Bulgaria fiiOSf,·atisi /11//i anCOI'(L '''w rolta degni della IIOOile e gio;·iosrt [J'atli:;ÙIIII' della ulltl'i IW lllei'C(l11[i/(' itrt-

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