Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

- 140 - visict·i e Duranti con i qual i di >ido il regalo da r,oco l'i· eentto, " m' a\'Vio verso l~t mia copert>t per riprendere il ~onno interrotto. Dormivo da un' om circa quando un rolpo d i cannone, chr è passato fischiando sopra di me, mi ha svegliato di sopmssallo. l turchi attctccano la sinfonia. ::>i iucominri<t a fitre sul serio. Le eompagnie si t· iordinano. ~oi pri'ndiamo posizione sul colle dal qu<tle fin da ieri all'arri\·o non ci siamo mai mossi. In qul:',;to momento arriva il (;en('rall:' . Eg'li monta un cantllo bianco, piccolo e lozzo. Per reg· gersi bene in areione, data la gamb>t malal;t, ha dovuro farsi IPg<tre sulla sella. !!:gli guard<t, <·on il Yiso rischiatalo dalla gioia, il bello spettacolo che di colpo gli si é parato dinn>tnzi. Lo sfolgorio del eielo,..Janina. il lago. le fortezze nemi(•he, i garib tldini in linea di combattinwnto. La brezza cht• ,·ienr a fiotti su dal lago. gli increspa la barba. E lo s/;·a/igbs sal uta con la mano e ~·avvia verso la chit•sa di S. S:tl\·atorc o\·c verrà stabilito il Quartirre Generale. Lo segue lo ::>tato ~hggiore. Vedo R;wasini. che, a grandi gesti, mi fa cenno d'augur io mentre con il mio plotone sto mggiungendo il (·iglio del colle. lnkuno il C>tnttoneggi<tmento si f<t più serrato e più intenso. La z0na, ove noi siamo stesi, iJ la più bersagliata. l<'orse il nemico crede che qui sia piazzata la nostra ar· tip;lict·ia e sta aggiustando il tiro contro le nostre sch iere . l'n guizzo di fuoco, r·ome l'accendersi e lo spegnersi subitaneo di una imm·tne lampa d>t elettrica nella luce del giorno, uno scroscio se<·co e formidabile, poi ecco che, a spirale. il razw di quest·t infernrde girandol>t s· a vventa su noi. In alto esplode, c ctde la doccia dei proiettili ere· pitando, sollevando tt>JTa e sassi. Sul punto ove è scop· piato il proietti le. quasi e>so fosse un mozzicone di siga· t'ella gettato dalla ma no di un gigante, una nuvoletta di

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