- 101Ora que~to non lo dovrei nè lo vor rei dire ma, pure, debbo <·onfessan• eh<· le sigat·ette furono dai miei compagni più che a\·idanwnte all'errale e Il• bottiglie stappate in un batter d'occhio. Anzi, per h.• botti~ li,,, anch'io mi misi con entu>iasmo twlla partita e, per una di Mislrll, na<"que tale una violenta diseussione lm mc c :-;car~elli <'11e, se gli amici mollo opportunamente non d trattenenmo, ~aremmo usciti fuori a li1re alle re,·olveratt>. Tanto i sedinwnti be,tiali, che dormono in fondo a ll'f\nima umana, erano \'t>nuti violentemente a galla, in daseuno di noi, nella trble giomala di it•ri :!H di Xo,·embrc! J•'inimmo però c·on il n.ppacificnrci e, dopo mezz' om, rusSC'\'IUno uno ac·eanto all'altro, ed io ,a :-iearselli che non l'a\·e•·a, prestai il mio <"appotlo pl't' c·oprir.i. <lursta mattina il talmceaio derulmto è venuto a fi1r le lngnanze. Dalla confidt'nza di un mio soldato ho calcolato ehe la roba asportata nou \'arra più- di quaranta lire. l~d il furbo negoziante n P \'uole quattroC'ento! l'er farlo t>u·en• !-(li viene fatto illmfllw che ven·à immanc·abilmente pn~ato chll generale l'eppino che arri\'('t'à domani. Oggi è partita la Compagnia :-;iol'is e Costa per ~let Z0\'011. l'are che c·olt\ ,c·on l'arrivo dl'i soldati di Malhiopolis, la partita Ri sia nH'ssa b('ue ed i' neeessario eh<' noi si rimanga un altro pò a ~Ialakassi perc-hè, si di<'<', a )J('[z,•on scar.e~!-(inno i viveri. )In se ~ ll·tz\·on pian!-(e, :\falakassi non rid<' ~ An<'ht• qui la polizia non ha più came da darc·i. Domattina oc·c·orre c-ltP un ufficiale, con una ventina di tiOld>:li, faccia nna csc·urHione sulle monlHgne vicine lH'r r<'~uisire alnwno una ventina di pecore. L' incaric-o (o stato affidalo nila Compagnia Picc·ini. Chi (o l'uflìcialt' di ;.;iom,tta ? l'l'l' ista bilil'lo è nata una furio>sa disputa t m Colitza e C'on•isit'l'i. Io. per !'liminarc nuovi incident i, mi sono ofl'et·to a compicrP il f{l'a\'e e grcn• iuearico. Sic<'hè domattina, mentre
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