Achille Castagnoli - I borghigiani di Faenza

:St CANTO TERZO -- ' E notte scura scura. Ruinosi Sul bel suolo d' Emilia si scatenano Euro , e Noto , e Aquilone a fiera lutla. Scossi ali' alto fragor , dall' ime grotte Fremono i fiumi baldanzosi : un urlo Concordi tutli rubellante innalzano, E le sponde a sfondar concordi tutti Van le corna stancando. Il Rubicone, Quasi memore ancor del reo tragitto, Nè da rabbia minor esagitati Il Vili il Savio cd il Montone infuriano Ed il Scnio ed il Reno. I spessi lampi Di lor lume ferale alle tcnébre Addoppiano l' orror; e tuttoquanto Par ruini de' cieli il gran convesso, Ognor che al mugghio dc' tuoni ridesto Con immenso fracasso il folgor piomba. Atterrito il colono ad una santa Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==