Achille Castagnoli - I borghigiani di Faenza

1'1 Ti dimori da lor. La madre tua Si stempra in pianto, e sol fonda sua speme Nella tornala dcli' amalo figlio: Se no, viva non fòra .... E me la tomba Ingoierebbe il di eh' a questo pello Fosse svello il mio sangue !... Ah! che il funesto Pensier mi tronca le parole ... il core Spezzar mi sento ... - E in lagrimc si sciolse. Ugo quel pianto sostener non vale, Ché di Fernando il favellar, l'immago Gli ridestò vivissima nell'alma Dc' gcnitor cadenti ; ed al pietoso Pensier die' loco ogni altro. - In 11acevivi Colla dolce tua figlia, a lui rispose : Più me non rivedrai. Ma tu rammenta, Pastor, che Francia generosi ha i figli. § H. Parli. Sgroppossi il cor del vecchio, c,-Figlia, Figlia, proruppe, te il Signor non volle Perduta, no. Vieni al mio sen. - Ma pregno Di pianto il ciglio ba la fanciulla, il volto Pallor le offusca, tremano le labbra, E la convulsa man sorregge a stento La povera lucerna. Un gel ricerca A Fernando le vene, ed il sorriso Gli torna amaro a ristagnar nel core. 3 Biblioteca Gino Bianco

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