T.O. Cassau - Una corsa attraverso la cooperazione di consumo inglese

38 Mettendo in luce alcune manchevo1ezze del movi111 11to cooperativo inglese, noi non dubitiamo che i cooperatori <l'Oltr.e Manica non debbano riuscire a superare le difficoltà in cui s~dibattono. Dal nostro punto di vista orediamo che il miglior insegnamento che da esso si possa trarne sia questo: guardarci dal non valuta:re convenientemente la «teoria» per attenerci a1 miope empirismo•. Solo col tenere continuamente d'occhio lo sviluppo economico e morale della Nazione; solo col trarne le esatte conseguenze da tutti i cambiamenti, che si ve-rificano nelle condizioni di vita delle Cooperative di consumo, e col modificare a tempo la nostra organizzazione e il nostro lavoro; solo con ciò potremo raggiungere la nostra mèta. Se vogliamo evitare qualsiasi ristagno, dobbiamo però fare tutto quanto è nelle nostre forze per la coltura e il perfezionamento dei nostri impiegati e funzionari. Ma il movimento delle Cooperativ-e di consumo è pur tuttavia un movimento profondamente democratico, e pertanto non basta la più elevata cultu-ra degli impiegati. Noi dobbiamo anche crea-re gli strumenti adatti a portare a tutti i soci le conoscenze necessarie. Quando noi, coll'ulteriore perfezionamento del nostro o-rgano centrale e colla creazione di nuove commissioni esecuti.ve di propaganda, potremo fare affidamento sulla massa d'ei soci ,ed essere sicuri che essi sahan:no sempre pronti, non ostante l'abitudine in contrario, ad abbandonare il bene per il meglio, potremo metterci al ripa:ro da qualsiasi irrigidimento e percorrere intero il nostro cammino senza paura di nemici, da qualunque parte essi possano giungere.

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