Giuseppe Faravelli - Per l'autonomia del Partito socialista

buona parte è ricaduta in preda alrutopismo: l'utopismo leninista-stalinista dei bolscevichi e J'utopismo mistico dei democrisb"ani, altrimenti detto cristianesimo-sociale, !"uno e l'altro in netta opposizione col ,marxismo rivoluzionario. Dobbiamo avere il coraggio di riconoscere apertamente questa triste realtà 'contro i demagoghi che farneticano di una prodigiosa maturità rivoluzionaria delle masse. E dobbiamo conseguentemente riconoscere che queste masse hanno in buona parte smarrito il senso della !oro autonomia. Ma l'uno e l'altro utopismo non sono che il manto ideologico di due potenze i cui interessi non possono identificarsi con quelli della classe lavoratrice e costituiscono pn,e;samente il mezzo onde tali potenze mirano a farsene strumento degli interessi loro. Si tratta di due potenz~ totalitarie mondiali, avverse l'una all'altra e in aspra lotta reciproca. La potenza che si riveste dell'ideologia leninista-stalinista si presenta dappertutto la medesima. L'altra si riveste dell'ideologia cristiano-sociale in molta parte d'Europa, Italia compresa, pronta per altro a passar la mano ad un qualsiasi neofascismo, quando i tempi le. parranno maturi. Esaminiamole da viC';no. L'utopismo bolsce~ico L'utopismo bolscevico, che ha tratto vigore dai successi militari della Russia sovietica, sogna di vedere estese le realizzazioni staliniane anche nel nostro paese magari con le armi. E' la vecchia utopia del tedesco Weitling che ri~orge. Credete infatti che siano pochi fra i nostri proletari color<;, che aspettano ingenuamente l'avvento del messia we1tlinghiano in un;forme di maresciallo? Perciò è venuto il ,nomento di parlar chiaro. Dire o lasciar credere che in Russia viga un regimè socialista o sia pure lontanamente affine alle esigenze del soc:alismo, è un oltraggio ai nostri ideali. Indulgere alla demagogia staliniana, pcrchè una parte cospicua degli operai ci crede con fervore, non è più onesto di quanto sarebbe stata la ricerca di una intesa col fascismo quando migliaia di autentici proletari acclamavano Mussolini. In Russia è stato bensì eliminato lo sparuto capitalismo esistente prima della rivoluzione di ottobre; ma non è stato abolito lo sfruttamento, non sono state abolite le classi, non è stata instaurata la proprietà sociale, non è stato abolito io Stato. Come tipo, la società sovietica è paragonabile aUa società degli Inkas peruviani o a quella instaurata dai GesuilI nel Paraguai, dove lo 14 Bibl oteca Gino Bianco

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