Giuseppe Faravelli - Per l'autonomia del Partito socialista

fare col marxismo. L'ideale dei comunisti non è la società vagheggiata nel Manifesto di Marx. nella ouale « il libero sviluppo <li ciascuno sarà la condizione del libero svilupw d; tutti •; ma la società sovjetica in cui l'individuo è degradato alla cond.zione di strumento della volontà di potenza di uno stato totalitario, come mostreremo più oltre. Quanto al metodo comunjsta, basterà dir.e eh~ secondo questa dottrina la rivoluzione proletaria non è il moto e la conquista (normalmente graduali, essendo inconcepibile un ritmo diverso nel quadro della democrazia) della totalità della classe operaia che giunge via via alla coscienza del suo compito storico; ma è il moto e la conquista dt una «avanguardia», ossia del Partito concepito come organizzazione di rivoluzionari professionali -strett: fra loro da una disciplina di fe1To, sotto l'autorità inflessibile dei loro capi. Questo partito, questa minoranza, arrogandosi una rappresentanza puramente ideale, non riconosci.uta in fatto dai rappresentati, o non riconosciuta coscientemente, è d: necessità indotta ad imporsi alla massa con i mezzi normali - che variano a seconda delle circostanze -· della demagog!a, del fanatismo, della violenza e del terrore. E' indotta cioè ad asservire la massa e a privarla di ogn; autonomia. Sia dunque ben chiarQ che la dottrina comunista nega l'autonomia del proletariato, pega cioè la condizione essenz·ale dcli.; sua emancipazione. Questa è la conclusione gravissima a cui bisogna pur giungere. Il comunismo è utopismo antimarxista. li) La funzione storica del P. S. Si tratta ora di precisare la funzione specifica del ncstro Partito in questo momento storico. Vent'anni di fascismo e la guerra atroce che ne è stata l'épilogo, hanno prodotto nel nostro paese un immenso regresso economko, politico, intellettuale e morale, le cu: maggiori vittime sono precisamente le classi più indifese, cioè le classi lavoratrici. Le cond"zionj soc:ali dj un tempo che permisero i meravigliosi progressi del movimento operaio al quale noi, non p,ù giovani, pensiamo con nostalgia, sono per così dire c101late sotto i piedi della classe proletaria i cui legami con le ricche esperienze del passato sono così andati quasi intieramente distrutti. Essa, in un certo senso, è sospesa nel vuoto e ritornata vergine e in 13 B t: oteca Gino Bianco

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