Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

.. f l MASSACRI DELL'A·R1WEN1~4 felièe. · Ella si avvici11a, tremante di paura. Mi dice qualche parola in france.se. Prima di essere deportata era istitutrice .a Smirne. Cerco di ottenere da lei dettagli precisi sul n1artirio dei deportati, 1na ella I1a una· sola risposta: «Pane!. .. De.I pane! ... )> Poi si lascia cadere svenuta. · (<- E' n1orta !. . . Anche I 'istitutrice è morta di ,fame! - gridano intorno a noj ·delle voci lamento- :se. Ma i gendarmi \7ogliono approfittare dello sve~ · nimento · <leHa sventurata per impadronirs.i di. lei. Già I 'hanno afferrata e la .portano verso la nost1·a zattera: io li fermo. ccVerso qualche goccia di cot,;nac Jra le Jabbra deJia po\teretla ehe l'iprende i Aensi )ì, _ .,. * * * ccUna u1adre yj•ene a su p p lica.rrn i. Offre se stessa, ,111i offre la sua vita purchè sa.lvi suo figlio che, divoralo dalla fehbre11 agonizza. e( Gli dò 1u1 po' d'aspirina. {< Subito si affollano i.nto1·no a rne migliaia di sventurati, scarn.i, dalle guance .jncavate, dagli occhi spenti o troppo brillanti e c:1.ae, da ogni parte, arriva110 più in fretta che possono e mi circonda1.10 tum11ltuando, gridando disperata1ne11te: · D l - 1 1) · 11 d. · r <( - e paue.... et e me 1c1ue ..... « I gendarn1i si slanciano. In quC:Ua 1n~serabile folla· tirano calci., pugn·j, cou la màggior veemen- . za. lo, dis·perato per Ja 11.1ia i1npotenza, 1ni allonta110 in tutt~. fretta )). 139 - · Bibli teca Gino Bianco

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