Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

I-Je,NRY BARBY: Non si poteva pe11sa1·e di difendersi nei villaggi, . posti nella pianura. Portando seco tutti i viveri che pote1·ono riunire, ·gli ins.orti, - circa 1.500 fra u0:n1ini, donr1e e fanciulli, coi loro armenti, si ritirarono nel vasto gruppo roccioso del .Monte di Mosè. l~on possedevano cl1e cento fucili moderni e circa trecento 'vecchi fucili a pietra e delle pistole. * * * Ecco il racconto della loro eroica resistenza e del loro salvataggio per merito del Guiche~, quando la loro salvezza· era orinai disper~ta, fattomi da . ~ uno di essi, il pastore Dik:ra.n Andreassian. <eNon appena si furono rifugiati nelle parti più elevate della montagna, si misero all'opera per assicurarsi la difesa, scavarono trincee dove il suolo ' lo permetteva, innalzarono altrove .fo11 ti barricate, a1nn1assando blocchi di roccia. In quei lavori im-. piegarono gli otto gio:r11i loro concessi dalle autorità turche, per potersi prepa1·cl:re alla partenza. Queste avevano conosciuto la decisione e il ;movin1e11to degli -insorti ~ suhito, cioè il 21 giugno, diedero l'assalto al rifugiQ. (( Ma le truppe, cl1e credevano di vincere facilmente gl 'insorti, furo110 respinte con gravi perdite. (< Le autorità. turche ingaggiarono, allora, i mu-- sulmani dei villaggi e ben presto fu :riunito u11 vero eseroirio, forte di tremila uomini di truppa regolare e quattrom.jla volont~ri, avidi di strage ... . . , ' ' \. ... .; ~ 100 ,-, BiblioteGa Gino BiaFtco ...

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