Leone Gurekian - L'Armenia nell'anima italiana

.36 Qual più grande· garanzia potevano sperare gli Armeni: garanzia nobilmente data dal Primo Ministro dell'Italia al più autorevole difensore dell'Armenia 1 * * • Siamo al 26 novembre, giorno memorabile in cui l'onorevole Luzzatti deve assumere la nobile missione del leader della causa armena, presentandola alla Camera dei Deputati col seguente Ordirie del giorno: « La Camera confida che il Governo fedele alla tradizione nazionale, e memore degli storici legami, propugni la indipendenza politica dell'Armenia affrancata dalla triplice secolare tirannide». Seguono le adesioni di circa, duecento dei suoi onorevoli colleghi. Da sommo stratega, egli aspetta il momento opportuno per lasciare, nel distinto ambiente del Parlamento italiano, quella profonda e commovente impressione, tale come egli desidera che riesca la sua difesa. Infatti, la vigilia della risposta dell'onorevole Presidente del Consiglio a tutti gli oratori, l'onorevole Luzzatti, fra l'attenzione generale, si alza per svolgere il suo ordine del . giorno: « Vi sono due metodi per sostenere il diritto di nazionalità. Uno, per i grandi uomini, che l'hanno difeso ed illustrato, lo chiamerei il metodo italiano cli Mazzini, di Cavour, di Mancini. quello, che con le armi, in modo invitto e insuperabile, fu propugnato da Garibaldi, il cavaliere della umanità coll'Italia sempre nel cuore. L'altro è il metodo tedesco, il quale consiste in ciò : per difendere la nazione germanica è lecito opprimere le nazioni vicine, le quali non devono turbare la santa quiete di questo popolo, destinato a vincere non soltanto per il suo ingegno, ma anche per la ereditaria nobiltà derivala dal cielo. È questo il metodo, per la cui colpa primi i polacchi dovettero pagare il loro contributo al germanismo, poi i danesi, infine gli alsaziani e i lorenesi e, se non fosse stato vinto, il mondo intero Biblioteca Gino Bianco

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