33 sima costernazione sugli ambienti favorevoli per la causa armena. Si aspettava maggior accortezza, infatti, da coloro che avevano l'alt.a e l'umana missione, la responsabilità., nel dettare le condizioni -agli scellerati criminali, di non esporre un popolo, quasi decimalo, ad ulteriore martirio. Il Comitato italiano per l'Indipendenza armena, sdegnai.o. invita gli aderenti ad una adunanza plenaria. che doveva aver luogo il 9 novembre ali' Ist.it.ut.oColoniale Italiano. Fra gli intervenuti si noi.ano i sena.I.ori:Ruffini. Polacco, Marioli.i, Guidi, :\Iorandi; i deputati: L. Luzzatti, Arcà, Art.oro, Cot.tafavi, Chiaratlia, i\Ia.ncini; sono inoltre presenti il profes• sore Amendola e •ra.mbroni, la signora Gwis Ada.mi,l'avv. Colombo e molti altri. Aveva.no inviato con nobilissime lettere la loro adesione gli onorevoli: Raimondo, Ra.va, Patrizi, Camagna, ì\1onl.resor, :\font.i-Guarnieri, Cimali, GiovaneJli, Soderini. Assisteva all'adunanza. anche una rappresentanza. armena. L'on. Arcà che presiede in assenza dell'on. Di Cesarò, costretto a.I letto, formula. un augurio per la proni.a guarigione dell'on. Di Cesarò, riassume la discussione dell'adunanza. precedente, dà lettura alle adesioni e quindi dichiara aperla la discussione. Prende la parola l'on. Luzza.tti il qua.le improvvisa un magnifico discorso in cui, dopo di aver tracciato l'atroce martirio subito dalla nazione armena ed il grande concorso che essa generosamente delle alla guerra, rileva l'ingiusta. trascuranza di cui è nuova.mente vittima la Nazione Armena, la quale pu'r avendo sofferto e lottato più di tutte le alt.re nazioni oppresse, è oggi l'unica non riconosciuta, l'unica, che pur in quesl'ore di esultanza genera.le del mondo civile, non vede proclamali i suoi diritti e deve subire, anche dopo l'armistizio con la Turchia, nuovi massacri. Propone che si facciano passi verso· il Presidente Wilson ed una delegazione del Comitato si rechi dal Presidente del Consiglio e dal Ministro B1bltoteca Gino Bianco
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