Ignazio Cantù - Gli ultimi cinque giorni degli austriaci in Milano

33 La notte fu tutta :1gitata cb colpi t' sempre in va rii punti della ci ttà , ci<'> che faceva temere non p0trssc .uscir a bene. Ma 1' esito ha provato che fJUcll' aver impedita J' nnione del nemico giovò non poco a distruggerne Jc forze. Ci leneva incer ti il saper nulla dei nostri fratelli aiJ' intorno, e le impossibilità di comunicare ad essi, colle nostre notizie, un po' d~l nost ro fuoco sr pur n'avevano bisogno. Se non che alcuni affi c;si del Comitato di Guerra ci por t·arono le aspettate novelle. " CTTTATH;\1I! Uomin i coraggiosi hanno super.1tc le mm·a della c itt~ c ci hanno recato notizie delle carn· pagne , c lettere scritte aIle porte. Pavia è i 11sorta c chi pse il nemico nel ca~tc llo. Anche a Bergamo il presidio si t~ arreso col generale, fì . glio dell' rx -vicerè. Evviva ai nostri fra telli di Pavia e di Bergamo! Tutte le popolazioni suJl~ vie da Gallarate e Busto Arsizio a Milano, si son~ levate in armi c hanno disarmato le trup"" pc, preso sci pezzi di can none, impedi to che il ponte di Boralora fosse tagliato. Evviva ai nostri fratelli del contado ! Abbrac:ciamoci tutti in ur1 amplesso! ringraziamo Dio. Gridiamo: VIVA L'ITALIA! - VIVA PIO IX! Il governo provisorio C11Yati - Giulini - Greppz - Beretta. ,

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