Volontà - anno XX - n.12 - dicembre 1967

;:rn11 1msso e bnho verso l'i11rred11- li1i, n. 1.:c:-:.serespirituale è c1ucllo di <·ui lulli parlauo. 111,1 nessuno l)llÙ 5pic. ~are: lo i;i clc~1-ive a parole. 111;1 in reahù rc:-la va~o impre<.•i,;o nf'bulo– so. Comr il Dio di Miehelc L'1\11ro– ra: (t Nel me::.;;o del tempio si cdi/i• ,·berà 1111 a/tori! di fi11issiJ1,o marmo, tifi quadr,J ri .~arà ,-o/locato. e -ve– r1111a imm<tl!,ine 11011vi sanì i11 e.~.ço, I pillori più i111ellige111i dell'lwlia d111it1p.en111110 sopra il qundro de/. /'ol1<1re 1111<1 brillante nube, ,folla <11wle snlirm1110 mille raggi più li,. <'PIili del ,o;ole: cotesto simbolo si'– µ11ifid1eni d,e come 11elln 1111/Je ,,,,/. la _çj .w·or,:e. e co11tuttociò si ve,le 1111,, l,rill<mte luce: così q1w11t.1111q11e ,:li 110111i11i sono certi. delfcsi.~re11;;0 ,1"1111 Oio. 1111ll'os1011te verun mort.<1- /(, 11011scoprir,i umi. /" orcm,o che co– pre la miracolosa suo e.ist•11zn. e perciù deve adorarlo nel silenzio » (I Giacobini Italiani. voi. I. png. i82. Bari. 1956). Oppure. come ri• ,;pOS(> un ,;cminarisla intervi~lnto: 11 /Jio ,~ tutto l'iò che 11011po.o;so ,•a. pire n. Eziandio. ezianclio allrc- CO• se tli Oio: la Vergine, il <·elibato, 1111 inf.tllibile (2). (2) • La concezione virgimile di Maria è af– fcrmarn in due dei tre Vangeli Sinottici: in Malll-O (I, 18-25) e in Luca (I, 5-80). M:inca in Marco. II Vangelo di Marco è il più antico e non a\rcbbc omC'SSOun particolare tanto impor– tanle. Dunque, la leggenda o dogma nasce dopo. Gra\e c l'araomC'nto eh.: 13 crilica rica\-a dal quarto Van~lo. In esso, in Gesù s'incarna il Logo,, ctw! è cocterno a Dio. Ed è col battesimo che il Logos discende in Lui. Cosl Guigncbcrt, il quale conclude: "E' tuu'altra cosa ... Gio\•an– ni, lungi dal garantire la leggenda di Malleo e di Luca, rende tcstimoniam:a contro di cssn •· Sia dogma o sia kggenda, Matteo e Luca da do\c l'hanno rica1·ata? Si ritiene che al\"orii;ine ,ia una profc,ia di Isaia: • Il Signore s1es!>o 732 Qual è ha p:1zzia-ragione? qual è l..1 mcnle sana? Hensi 11011 ha lilu• banzc a farsi guidare eia Kant. per stabilire ehe ciò C'he si pensa non i.· :;empre 1u110 conosciuto. che si pe11s:1assai ma si può conoscere so– lamente ciò che rienlra in un·espc– ricnza l)ossibilc. Non si può pre– trrnlerP. di dimostrare, di provare ciò che in rcallù i· sollanto voluto, bramato: una vita (•lerna. un essere rimuneralore, un angolo di paradi– :-o o un angelo prntdlorc. (Il Mae– stro consigli:1 cli inlc~rnrc - v. Av– vertenza a pa;:i:. 21 - la sua Apolo. j!ia con le opere anteriori. Interiora f~erum e J?eali:m,o: noi vogliamo aggiungere alla lrllura dell'Apolo– ,;ia lo scrillo Il Afor.erialismo Criti• 1'0. che è una rcl:1zio11c lella al Vll dar!l un segno. Ecco: la \"ergine (parthcnos) concepirà e panorirà un figlio•· Cosi suona la profezia nella tradu,ione della Bibbia in greco, detta • La Settanla •- Ma l'originale e– braico non dice • bcthula •• che significherebbe • \·ergine•: dice • halamah •· che significa •gio– \·;ine donna• (seguo H1;rnllck: Guigncbcrt fa delle risen·e)_ I due racconti evangelici non dicono !"ultima parola sulla questione. Poi, c:ì si è messa la teologia. che h,, preteso spiegare come come tutto fosse avvenuto, e si è perduta in congetture e invcm:ioni grossolane e ridicole, che offendono la sensibililà di chi abbia alto il ~enso del divino. Comunque, dice la critica li– bera. il dogma è contraddetto, prima di tutto, dal fatto che gli stessi Vangeli di Matteo e Lu– ca forniscono una genealogia di Gesù che lo fa discenòere da David (se Gcsu discende da Da– vid. è esclusa la conce,ione \irginale): e-. in secondo luogo, dai pas~i dei Vangeli, che attri– buiscono a G.!-sù qua11ro fr:uclli (Giacomo, Giu– seppe, Giuda e Simone) e sorelle in numero imprecìsat•. La ortodossb. cattolica protesta, e dice: • Erano fratellastri•: oppure: « Erano cu– gini, non fratelli•· Risponde la critica: il testo dice • adelfoi •· e • addfoi • significa • fratelli •· non fratellastri, nè cugini. Cosicchè il dogma, nato da un errore di trndu1.ione, viene mante– nuto in piedi con un allro errore di tradmo;ione • (Tempo, scuimanalc).

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