Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

LA SPADA E IL MANTELLO {N. af~ri tempi sapevo ~nc~c alzare_ la voce: q~,e~ti erano gli ordini e~l IO sono un soldato d1 Cristo. Oggi la spada f' riposta. Almeno finehc, voltando la pagina dell'Evangelo, non si legga di nuovo: « ma adesso chi non ha una spada venda il mantello e ne compri una». Così padre Rotondi nella rubrica « Cerchiamo insieme,, Colloqui con Padre Hotondi. Che cosa sarà mai accaduto? Qualche allare devastato, qualche pro– cessione turbata o impedita, qualche ministro del culto zittito o fatto se– gno a violenze? Quale la seria causa dell'oscura grave minaccia? Non si può far a meno di sorridere, se si pensa che si tratta soltanto di uiùnsulsa bega con un articolista valdese, a proposito, del matrimonio di persone di differente fede religiosa. Le quali, mollo spesso, non conoscono neppure con chiarezza la diversità tra un credo e l'altro 1 c si ostinano nel proprio per fanatismo. per rispetto umano, per paura superstiziosa. Que– stione molto importante se il padre Rotondi sarebbe perfino disposto a sguainare la spada per sostenere il suo punto di vista! Soprattutto la bega verte sui figli nati da coniugi cli diversa religione, la cui educazione è im– portantissima per la chiesa, che teme di perdere delle eventuali «pecorelle», che desidera vadano ad infoltire il suo gregge. Come è noto, il consenso al matrimonio tra persone di fede differente viene dato con l'obbligo, per il coniuge erel.ico, di penneltere l'educazione caltolica dei figli. Natural– mente tale pretesa, che la chiesa callolica si arroga come depositaria della verità assoluta. non può non apparire una sopraffazione a chi è costretto a subirla e, alla sua volta, è convinto di essere nella verità assoluta. Di qui le dispute tra i paladini delle ... varie verità, che infiammano di sacro zelo il padre Rotondi, il quale si sente provocato a vendere il mantello per ac– quistare la spada! Una voce minacciosa che viene ad interrompere ranno– nia del « colloquio »! In realtà non si tratta di« una rondine che non fa primavera». nè cli una nota stonata, come forse i cattolici liberali vorrebbero far credere. anche a se stessi. Per convincersi cli ciò basta rifleuere sulla definizione della parola «tolleranza», quale è data dall'Enciclopeclia Cattolica. che è pur sempre ... attuale. La tolleranza « riferita alle idee, alle condnzioni religiose ha come oggell'o proprio l'errore, che è il male dell'intelletto e dell'anima. Essa conseguentemente include nel suo concetto la ripro,·azione speculativa del male e dell'errore, e l'indulgenza pratica verso coloro che l'operano o che l'abbracciano. In realtà la tolleranza suppone una disu– guaglianza oggettiva. [tra coloro che tollerano e i tolleranti!] la presenza cli un valore positivo e di uno negativo, al quale ultimo viene concesso un riguardo dettai.o da niotivi di JJrndcnza. Essa non è una virili, ma risulta dall'esercizio della carità, non imposto da norma cli diritto connessa con il Yalore negativo. ma da nec~ssità contingenti». Tali definizioni non debbono essere ignorate specialmente da coloro i 455

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