Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

J Pecchi colonialisti tenta110 di 11011 mollare e di conservare al- 111eno il controllo delle gra11di risorse di ricchezza; l'imperialismo a– mericano lavora per sostituirsi ad essi con la sua potenza economi– ca. La Russia non ha ancora unti forza economica espansiva e non. favorisce quindi la formazio11e di nuovi stati che si dichiarino socia– listi. Nel medio Oriente, in Algeria e anche a Cuba, i regimi di accen– tra,i1e1110statale che si de-finiscono socialisti, so110 sorti contro la vo– lontà dei comunisti locali e la Russia si è limitata a stahilire accordi amichevoli a {allo compiuto. Essa mira piuttosto ad 011enere, in que– sli srati che lottano per l'indipendenza, una forte presenza politica inserita nel gioco parlamentare; una presenza che condizioni in suo favore quella grande intesa chiamata coesistenza. I grandi movhnenti di indipe1ule11za nazionale nell'Asia, in Africa e nell'America latina, sono rimasti a lungo rinchiusi 11ei reci11ti della politicll delle grandi poten~e. Mll w,a minoranza internazionale rivoluzionaria si è temprn– ta 11el fllOCo di queste lolle e da qualche amw ha preso l'iniziativa, svi11cola11dosi dalla guida delle grtmdi potenze. Ouesta minoranza tri– con1i11e111aleche esprime la volontà di emancipa:ione dei popoli afri– cani, sudwnericani ed asiatici, ha deciso di muovere guerra ad oltran– za a/l'i111perialismo americano che tiene sollo il potere economico i loro popoli inchiodandoli nella miseria. Essi han convenuto che non potra11110mai instaurare il benessere e la civiltà s11lle loro terre fin– chè dttrtl la prepotente egemonia del dollaro. Prendendo a modello il successo della rivoluzio,ie cubana. han dato inizio sui tre continenci ad ww i mensa attività di guerriglia che ha già creato grosse difficoltà no11 solo alla politica americana ma anche alfo linea russa. L'opposi– zio11e armata me11e in crisi l'opposizione parlamentare e mim, alle basi la prepotenza del dollaro e dei suoi governi. « li contadino po– vero crede in primo luogo in chi ha il parere, i11comi11cia11dodal po– tere di fare quello che dice. li sistema di oppressio11e è so11ile: è lì da 111e111oria di fame, cris1al/izzato, installato, co111pat10 ... Questo pre– stigio è la prima forma di oppressione: paralizza il ,na/contenlo chiu– de le bocche, fa ingoiare l'inst1lto alla semplice vista dell'llnifor,ne ... In alrri 1enni11i la for:a fisica della polizia e dell'esercito è wi tabù e 11011 si spezza 1111 tabù co11le parole, ma dimostrando che le pallot– tole am11,azza110anche loro» (I). Essi rifilfta110 tulle le guide politiche compreso quella cinese, co11sidera110 il partito una istituzione borghese e fa11110della guerri– ilia il ,mc/eo centrale della rivoluzione. li loro marxismo è un fatto formale, idealmente sono forse i co111i11uatoridel blanquismo, la con– quista violenta del potere, che solo la guerriglia può rendere oggi possibile nei paesi so11osPilt1ppati. (I) REGIS DEBRAY. Rlv.:,luzlone nelht rivoluzione? (Ed. Feltrinelli). 451

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