Volontà - anno XX - n.8-9 - agosto-settembre 1967

c'era stato un morLo solo, lasciando intendere che i discorsi incendiari e gli incitamenti alla repressione posso– no benissimo essere stati per lo meno cause conlribuenti al furore selvaggio che determinò la gravità dell'eccidio E' stato d'alt1·ondc delto e ripetuto nei giornali che mentre gli insorti davano alle fiamme dei negozi di proprietà di bianchi, certi militi avevano profittato della notte per distruggere negozi ap– partenenti a proprietari neri. Ed a Plainfield, dove era corsa voce che ses– santa fucili erano stati rubati nei din– torni, la guardia nazionale incominciò ad entrare, armata mano, ..::asaper ca– sa mettendone a soqquadro il contenu– to e suscitando tante e tali protest~ che dopo men di un'ora ìe perquisizio– ni, tanto arbitra.-ie quanto :nutili, do– vettero essere interrotte. Ma nei consigli del governo e <lei parlamento non si parla che della be– stialità dei tumultanti, sia per aggra– vare la sorte degli arrestati, sia per giustificare la violenza dei tutori dello ordine, sia per spianare la via alla pro– mulgazione di più severe leggi d'ec- cczione. QuesLo è lo schema della procedura seguita più o meno fedelmente in cia– scuna delle 70-80 località dove si sono verificati tumulti cosidetti cii razza. A Dctroìt, tra il 23 e il 28 luglio, le cose hanno assunto dimensioni più vaste che in ogni altro luogo ed hanno an– che accennato a lineamenti nuovi e precisamente: la frauura esistente fra diverse classificazioni di neri, indizi di solidarietà fra bianchi e neri e, infine, l'intervento dei paracadutisti del go– verno federale. La scintilla da cui partì l'incendio fu l'irruzione della polizia in un ritrovo nollurno, poco dopo la meaanotte del 460 22-23 luglio, dove si beveva e si faceva rumore in violazione del regolamento di chiusura. Non c'è bisogno di dire che Jc « contravvenzioni » di questo ge– nere sono frequenti e spesso tollerate dalla polizia stcss,1 a Detroit come e forse pil.1che in altri luQghi. Ma que– sta volta lo zelo dei poliziotti fu in– flessibile. Il pubblico del posto prote– stò contro l'irruzione, la protesta di– venne contesa, la contesa si propagò ne] vicinato e nelle ore pomeridiane di quel giorno domenicale apparve evi– dente che la resistenza alla polizia era dilagata per tutto il quartiere nero del– l'Ovest, che ha il suo centro nella 12.m,\ strada, dove l'incendio era incomincia– to. poi ,1nche nel qua,·tiere dell'Est con una veemenza che pareva incontrolla– bile. I tumulti durarono fino al 28 luglio coinvolgendo 2.000 poliziotti municipa– li; 350 gendarmi statali; 7.100 militi della guardia nazionale; e 4.700 para– cadutisti dell'esercito federale mandati sul luogo dal Presidente Johnson su richiesta del governatore Romney. Ri. sultati aritmetici: 41 morti: 33 neri cd 8 bianchi - dei quali ultimi un poli– ziotto e un pQmpiere -; 2.000 feriti - dei quali SI poliziotti, 4 gendarmi, 19 guardie nazionali e 30 pompieri; oltre 4.000 arrestati; 1.400 incendi; J.700 ne.– gozi saccheggiati o devastati. Gli avvenimenti di Detroil hanno prnfondamente impressionato le classi dominanti non solo per le proporzioni assunte, bensì anche per il luogo e i1 modo come si sono svolti. Tutti i ten– tativi fatti per stabilire rapporti fra clementi comunisti e quei moli sono, per generale testimonianza, falliti. Il solo colore politico notato specialmen– te nelle recriminazioni postume, è quel– lo che proviene dal fatto che il sindaco

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