Volontà - anno XX - n.7 - luglio 1967

volontà ANNO XX n. 7 Luglio 1967 LA VERTIGINE DEL PASSATO [ A GUERRA nel medio oriente si era aperta improvvisamente davanli a noi come una voragine pronta ad inghiottirci. Uomini trasformati in nemici e cioè presenze odiose da eliminare e distruggere con ogni mezzo; cartine geografiche, pezzi del nostro mondo, trasformate in scacchiere di morte; brandelli di umanità stra– ziata agitati trionfalmente in bollettiui di guerra; prigionieri ammuc– chiati dietro il filo spinato come merce avariata. Il passato ritornava e bussava minacciosamente alle nostre porte. L'uomo come fatto universale, che vive nella coscienza moderna, ha pianto lacrime di sofferenza e di angoscia. La paura di ricadere nel passato, ha profondameme turbato in Italia la coscienza popolare. Paura' di ricadere in una realtà che si credeva di aver lasciato alle spalle e che si ritrova invece minacciosamente davanti. Ma la paura è un sentimento rivolto all'esterno. Chi cammina sull'orlo di un precipizio crede di aver paura di ostacoli esteriori: un sasso in cui inciampare, un ciuffo d'erba su cui scivolare, ecc.; ma improvvisamente si accorge di aver paura di se stesso. Non sono il sasso o il ciuffo d'erba che lo 1ninacciano, ma una forza interna che sembra trascinarlo giù, uno strano amore per l'a• bisso ch'egli cerca di soffocare disperatamente. Quella paura di noi stessi si chiama vertigine. li popolo italiano ebbe paura di ricadere nella realtà della guerra perchè sentiva in sè forze oscure che lo sospingevano in quel baratro. Abbiamo vissuto le vertigini del passato. l'orrore e la ripulsione per quei massacri organizzati che chia• mano guerre, era insorto in tutti noi. Abbiamo urlato la nostra con• danna contro il tragico assurdo di nuove stragi che nessun ideale, oggi. può assolvere e tantomeno questioni territoriali, di razza o di religione. Abbiamo capito che le dimensioni universali della coscienza moderna non rifiutano soltanto la morte atomica ma anche quella 385

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