Volontà - anno XX - n.4 - aprile 1967

tlto nelle fabbriche di Csepel, pe– riferia di Budapest. Ancora in dicembre 38.000 operai delle acciaierie di Csepel sciopera– rono flnquando Kadar non promise loro un nuovo corso. Nella coscien– za della loro sperimentata forza, i lavoratori degli stati ad ordina– mento non capitalista praticarono sempre più la lotta di classe dal basso. Nell'agosto del 1957 i tram– vteri dl Lodz si rifiutarono per tre giorni di lavorare finché i loro de– positi non furono occupati dalle KPW, forze armate per la sicurezza interna. Nel 1958 Gomulka cosl si espres– se al congresso dei sindacati di stato: e Gli scioperi che si svolgo– no qua e là sono espressione della anarchia oppure della attività del nemico di classe. Né i sindacati né le autorità statali possono ancora sopportare una simile dannosa at– tività •· I consigli dei lavoratori furono resi imPotenti mediante l'aggrega– zione di segretari di partito e di– rettori di fabrica. Eppure si conti– nuò a scioperare. Il 19 gennaio 1960, 5.000 lavora– tori delle officine ferroviarie di ri– parazione di Posen entrarono in sciopero per miglioramenti salaria– li: I loro capi furono subito licen– ziati. Nella città tessile Polacca Zambrow si verificò per tre giorni uno sciopero e bianco •. I portuali di Odessa si rifiutarono nell'aprile del 1961 di caricare burro sulle navi in partenza per Cuba. In e– state si verificarono scioperi di protesta contro l'alto costo dei vi– veri In Kemenerow sul Tom (Sibe- 200 ria del sud) e a Nowotscrerkassk nelle vicinanze del Don. Forti scioperi nelle miniere di Maehrisch Ostrau furono tenuti fi– no al 1959 rigorosamente segreti dal governo ceco; nel 1963, però, l'organo dei sindacati slovacchi do– veva ammettere che i falegnami dei laboratori di riparazione della rete commerciale statale avevano reclamato aumenti salariali ed a– vevano scioperato per due giorni. Gli scioperi diventarono sempre più frequenti: - 1963: scioperavano gli o~erai edili del distretto ungherese Frejer per un giorno contro i nuovi ritmi di lavoro. Il giornale locale e Meg– yei Naplo > scriveva: e Non si può rimproverare agli operai alcun– ché>. - 1964: protestarono 25 operai ungheresi dell 'isbla Margherita di Budapest contro l'ordine di lavo– rare 12 ore di seguito senza pausa nella locale azienda di acqua mine– rale. I sindacati di stato dovettero ammettere che la direzione dell'3.– zienda adotta va e metodi di pretta marca capitalistica •. - nello stesso anno, in otto cit– tà polacche, gli operai scioperava– no contro l'aumento dei prezzi. - 1965: gli scioperi in una fab– brica per batterie elettriche presso Danzig ed in una azienda di zolfo in Tarnobrzeg non furono puniti. I lavoratori jugoslavi furono quelli che ottennero più successi di tutti. Allorché i minatori di Trbovlj e in Slovenia scioperarono per tre giorni, perché i salari erano stati abbassati, la guardia armata della

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