Volontà - anno XX - n.3 - marzo 1967

all'intern0 dei gruppi partigiani e, attra– verso il personaggio di un medico cr.stretto '\ ~cguire una banda partigiana nl'fla se.i marcia di collegamento col grosso dei resistenti della regione, tocca anche Li questione del disimpegno. Il mcc!1co, intatti, vuole occuparsi e• ~clusivam~'nte dei fatti propri (in senso stretto, o,•,•iamcnte) e non impegnarsi nt' coi tedeschi. nè coi partigiani, ma la di• retta conoscen;,a ddla crudeltà dell'inva• sorc (la rappresaglia in un paesino, rap. presaglia che provocherà la catarsi per i prota!!cn!sti) lo indurrà ad imbracciare il fucile per la Resistenza. E sarà la ci• rnta rappresaglia a far superare i conlra• sti fra i! partigiano di origine aristocrati• ca e quello di origine popolare che si contendono la guida della banda. L'orrore della rer11tà in cui scoprono veramente di essere immersi ridicolizza i moti,•i del loro contrasto di cultura e di tempera• mento e 'riesce ad affratellarli. VoITcmmo però sapere dal regista in base a quale criterio egli ha attribuito uno spirito più unrnnista al partigiano di origini aristocratiche. Molto più equo snrcbbe stato presentare due tempera– menti diversi tacendo sulle origini socia– h. Astruc ha raccontato la sua storia con nsciutto realismo riuscendo, pur non rÌ· nunciando alla caratterizzazione dei tre protagonisti. ad offrire una rappresenta• zionc Cflralc della vicenda narrata. Da ricordare, a questo proposito, il momento cinematografico più pregevole e suggestive, del film: quello in cui la popo– lazione del paesino esce dalle proprie case dov~ si era rifugiata furante la rap• pi·esagli,, e, muta, accompagna la banda partigiana sul luogo dove giacciono le vit• time. 0a notare che questa sequenza è muta. Si ribadisce così ancora una volta i! rapporto direttamente proporzionale C· sistente fra e::pressione puramente figu– rativa e prngevulezza del racconto cine• matogrufico. Purtroppo, per Quanto ri– guarda la scelta defi!li allori. ne «La lun• ga marcia" Astruc non è stato abile CO· me per ocUna vita~. dove la protagonista fu esattamente la Jeanne descritta da Maupassant. Mauricc Ronet e Robert Hosscin (Trin– tignant ò:". recitare ci prova, sia pure con scarsi risultali) sono infatti di un'inespres• sività desolante: passano infatti attraver• so le situazioni più drammatiche con l'in• vidiabile imperturbabilità di due santoni orientali. LUCIANO FERRARESI L'ECO DELLA STAMPA Pensate un po': il vostro nome o quello di una pers~n.a ~he vi. interessi è c\• citato dalla stampa: potete voi comperare e leggere tutti I g1ornah e tutte le 1"1· viste per sapere quale di essi le ha citato? Oppure, voi studiate un_ dato ~rgb– mento (Politico, letterario, scientifico, ecc.) e vi piace~cbbe saper~ m. qua? P~; riodici Potreste trovare articoli in proposito potete voi procurarvi tah articoh. Assolutamente no se non vi rivolgete a L'ECO DELLA STAMPA, che nel 1901 fu fondato appositamente per colmare una tale lacuna nel giornali~mo. 9ucsto. uf. ficio vi rimette giorno per giorno ARTICOLI RITAGLIATI da g1ornah e nv1ste sia che riguardino una persona e sia un argomento, secondo l'ordinazione che avete data. 191

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