Volontà - anno XX - n.3 - marzo 1967

,wtfl /(ll;oratin, di 1m povero lrworat.ore. O}!.gi. giu.<;tc1me11te, anche 1111 sem– pli,·e oper<1io lw diriuo di posse,Jere /'m1to1110l,ile: ma 11011 creda 11er q11esto di <were anche la co11sofo=.io11er·l,e i suoi poclii risparmi li<111idico11- .'iervino sem11re 1111 costante potere ,J"ac<111isto.A quanto pare pre11t.e1ulo110 ,,,, po· troppo [!li irrequieti ed im·onlentobili hworarnri.. A111.omol)ile ed 1111cl1e de11oro sempre ge1111i110? E ollora come posso110 vivere le 11ece.~sm·ie gerarcl1ie. le 111.ili i,'ìtit11zio11i e le dirrnmiche lwrocrn=.ie che ci hm1110 tra– mandate non i .~eco/i. 111(1 culdirilturo i millen,ii? I.a suiluta=.ione del denaro <~ 1u1 mez;:;o molto r"(!iuato e mollo e.fli,·,1ce per i p,·opriewri della zecca. e clie /11 subito indivi.<luato come t< sctfve=.:.a )1 da l/lHUulo si i11co111i11ciò ,, .dampw·e moneta cartm.'ea. U11me:=;;;o che .~i iden– tifica rol detto popolare che dice: 11 e.-:sere ""JJ"CÌ di spennare 111rn gal/in(I se11za farla strillore )). Per clii effeuit:amente hwora /"ecor1omio si presenta come 1111 dilemma: raume11to ,lei sahtri mm può 11011 (·omportare 1111 aumeut.o dei prezzi. e di co11M!g11e11za 1111continuo slit.1<1mer1to verso /"i11flozio11C. Perché lo Stato. per q1u111ti debiti posso ovcre. 11011 va mai in .fallime11tn? Sllrel,b" una vero fort111w se ci 011dasse rwr (hwvero. ma l,i,,;og11erel)be che la salute delf"eco- 11omia dipendesse esclusivamente dalle cap<tcità del /avr,ro. e 11011 e/alla zeaa. E di <Jlli q11el/"i11ter111i,wbile cor.,;a trn il cane e la lepre. cioè tra la rwce.~sità di ricorrere alfe agitazioni .'lit1docali 11cr m:ere miJtliurnme11ti eco- 110111ici. e 1o .~gambetto ('/,e presto o t<irdi lo dinomica delf"economia rieM'(' s,,mpr<>" fare" clii deve vivere esrl11sivamente col proprio lavoro. E soni 1111a _con.a <·011ti111rn fino li clie 11011 verrà sraclicM.a per .~empre la 1mrassilo– cra:rn. Se tutt.e I<> u parti 11 della collcttivit(Ì /os.~ero m«terialmente ed i111ellet• t1rnlme111e p1·od11t.tive. sorebhe impo.~sibifo rlw quel comodo e 1irat,ico me=– ;;;ocl,e de11omi11iamo denaro si trns(ormasse in umi spe<·ie di be{Ja Cl'o110111i– r,1. e sopratllltto per chi se lo è ~11adaµ1rnto con fatica. Ma siccome, in op.11i epo,·o - e cl,i,~.wì ancorn per quanlO_tempo - .,;i è sempre dovutn m<mteuere 1111a co.,;pic,w quoto cli 11mn11it(Ì perfettome11te inutile. è del tuuo naturale. w1d1e sP ,: alq1u11110 11rnli11ro11ico, rhc /'i11sPgr10111e11to delle scie11ze ero110- mirl1e proceda come fi11oro frn preceduto, I ~llSTERIOSl CAPRICCI DC! FULMINI In 11110 fra=.io11e ,lei co1111rnedi Volhuln, i11 provi11cio ,li Be/Ju110. 1111 /11/mi,w lw col fJilo g,roveme11te 111111 cliieM1. Ora. come sempre. si fa ap11cllo al lmon cuore dei cri.,;tiani p,•rch,~ si reperi.,;cr, la somma ,li demiro necessaria per riparare i da1111i. 11 1; domrmdo: pere/,,: ,Jo,:rei wulare co111,-o i disegni divì11i oflre11do anch'io il mio obnlo? Se il fulmine è venuto dal t( Cielo J1. ci sorr111110 cer- ta11H.>11te 8tatc le sue ragioni .. MARIO DAL MOLIN 136

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