Volontà - anno XX - n.2 - febbraio 1967

Egregio professore, la notizia della sua destituzione dalla cattedra Universitaria di Fi– losofia, seguita ad un attacco gior– nalistico che nessuno fra chl la conosce può approvare, ci impone il dovere di manifestare esplicita– mente a Lei la nostra solidarietà cd 11nostro commosso saluto. Al di fuori e al disopra di tutte le idee particolari in campo filo– sofico e politico, i giovani che fre– quentano le Università hanno ap– preso soprattutto l'amore per la libertà di pensiero, che, germoglia– ta da lotte secolari, potrà essere offesa nei suoi difensori ma non mai uccisa; e per questo non pos– sono conoscere il provvedimento contro di Lei senza sincero dolore. Ma essi hanno anche appreso ad inchinarsi reverenti davanti agli uomini incuranti di sè e delle lo– ro particolari fortune, certi che e una classe, un partito dominan– te che pratica il principio e tutti devono pensarla come noi voglia– mo• in causa soltanto di questo principio mette contro di sè tutti gli uomini di coscienza e attira a sè gli uomini senza coscienza•· E per questo Lei che non è più professore, ci è da oggi Maestro, ed in Lei oggi, ancor prima che il pensatore, t giovani dell'Ateneo genovese salutano l'uomo di co– scienza>. Genova, maggio 1927. (seguono le firme) 78

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