Volontà - anno XIX- n.12 - dicembre 1966

P. J. PROUDHON, testimone della socielà e della ct1itura del suo tempo. L'organizzazione della società (Il). « Nudo come un verme, vestito da presidente» FRANCOlS VlLLON: Ballata del Concorso di Blois) « I pretesi grandi uomini non sono che le etichette della storia; danno il loro nome agli avvenimenti, senza neppure avere, come le etkhett'!, il menomo legame col fatto me· clesimo ». (LEONE TOLSTOJ: La Guerra e La Pace, 1909,v. 111 p. 29) ORGANIZZAZIONE DELLE FORZE ECONOMICHE a) - Il Credito Il motto sotto il quale si potrebbe riassumere la politica creditizia di Prou– rthon. che è poi il Proudhon stesso, potrebbe (;ssc-rc: « Créditez·vous Ics uns Ics autres ». Come « amatevi gli Uni con gli altri». Il principio fondamentale della Banca Nazione che Proudhon vagheggiava (e fece nel 1849 un !entativo, che poi fallì, di fondare una banc:i del genere) è l'eliminazione dell'interesse, o, per lo meno, la sua riduzione a quel minimo necessario a coprire le spese cii gestione cli un tale istituto. b) - La proprietà immobiliare Riguardo <tlla proprietà in genere, la Rivoluzione ha due compiti dinanzi a sè: liquidarla e ricostituirla. Alla luce di quanto si dirà, si comprenderà perchè in Proudh•m troviamo le due affermazioni, apparentemen1e contraddittorie: la proprietà è il furto, e la proprietà è la 1ibertà. Per la proprietà immobiliare egli propone l'abolizione dei fitti, sostituiti cbllo sconto progressivo della proprietà, int1s·J ad ammortizzare il capitale spe– so nella costruzione, le spese di manutenzione e l'imposta di pubblica utilità. Inteso in tal modo, il contratto di fitto sparisce, esso è in realtà solo un con– tratto di vendita del costruttore all'abitante della casa, con pagamento dila– zionato lungo un certo numero di anni. E naturalmente potrà essere propnc· tario della cas?. colui che l'abiterà. 723

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