Volontà - anno XIX- n.12 - dicembre 1966

JUat1•imonio e di-vo1·zio • Abbla1no due passioni fo;khe llraonl. l·IHl: la concuplsccnz.i e la c:u•tltll,. Fac• diuno tklìe paulc per liOddlafare l'I• i;1l1110,euualc e ne rai:<'lamo per op• !,rlmerlo. Se non lo aceon1cntlnmo si 11erde lfl razta; se 110n In frcnhuno cl 11er1llamo noi. l'èrclò cl sllouo rhlottl a hludlarc una Istituzione, Il malrln1011Jo, che mcskurn la posslbllltà di sotli11s.Cnre l'lstlnlo liCHualc e nello stesso ICnl\)O glt pone oscacoli sl.'nza lhie; lo sanlillci1 e lo bolla d'lnfami:i, ne la Insiemi.I una ,·lrlu e un vl:Uo. Evldcnicmcnlc i: lnullle Cl'n.'arc ,tena coeren:m ndl'istltulo 1na• trlmonlalc; solo a forza di ilforme e ,U a1h1t1amenll continui, e con una 110lc,·o– Je ela!itlcllà nella applJcai.lonc, si può arrh<are a risultati memo lntollerublll •• G. D. SIIAW e IRCA LA QUESTIONE di cui al titolo e che si sta dibattendo entro i confini della nostra repubblica, è un problema che si potrebbe intito– lare - parafrasando una celebre frase con1cnuta nei • Promessi sposi• man_ zoniani -: • Questo divor.tio non s'ha da fore nè oggi nè mai ... • Prcmcuiamo subito che per una so– ciologia liberlaria, il matrimonio e il divorzio, in quanto istituzioni giuridi· cho o relgiosc, si presentano come pseu· do problemi se intendiamo di presen– tarli, nello spirito e nella pratica, co– me espressioni di vera libertà indivi– duale o comunque come basi assoluta– mente indispensabili per la felicità de· gli individui. In tali istituzioni sarà sempre insufficiente il potere della rcli· gionc e quello della giurisprudenza, per fare del matrimonio o del divor- 1io una specie di capolavoro etico-so. ciale. La natura umana è una miniera 692 in buona parte ancora sconosciuta, no– nostante le grandi biblioteche che si sono accumulate nei secoli. Però qui non intendiamo di indagare a fondo sul carattere di tali istituzioni, ma semplicemente di sorvolarli con qual· che breve osservazione, L'Italia, in propor.t1one ai suoi abi· tanti, è il paese che ha il numero più elevato di avvocati. Questo fallo po– trebbe far pensare che l'istituzione del divorzio non entrerebbe nella nostra. na dinamica legale come una seccatura inopportuna, ma piuttosto come un di• screto filone aureo; in termini meno metaforici, come una nuova fonte di guadagno; poichè è difficile credere che proprio la legge itali:ma si dimo– strerebbe la più generosa di tutte le altre cQnsorelle straniere in fatto di parcelle. Si sa che dove esiste il di· vor.tio, i coniugi che desiderano de· porre il sacro anello non se la cavano certo con un magro mensile da ope– raio. Si sa altresì che nei paesi divor– zisti il numero dei coniugi separati consensualmente è altreuanto cospicuo quanto i divor.tiati legalmente, appun– to perchè non possono permettersi il lusso di pagare il tribunale, o sempli– cemente perchè non intendono sborsa· re quattrini, in quanto spesso le cose possono filare lo stesso anche con u– na semplice separazione consensuale, come d'altronde, e da tempo immemo– rabile, è un sistema abbondantemente sperimentato anche nei paesi senza di– vorzio. Inoltre si sa che nei paesi di– vorzisti, in media, su dicci coppie di-

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