Volontà - anno XIX- n.11 - novembre 1966

capitalismo giovane cd una nuova borghesia, mentre nella vecchia so• cictà europea l'internazionale socialista offre forze di ricambio alle crisi del capitalismo. Per giudicare realisticamente gli stati socialisti e la loro involu• zione ancora in atto, bisogna vederli nella loro dinamica, come socie• tà in movimento. La visione statica e dottrinaria di un capitalismo di stato, il fissarsi sulle formule di stato imprenditore, organizzazione e• conomica e politica accentrata ccc. avvalora la tesi di una società so· cialista autoritaria che procede dalla proprietà statale di tutti i mezzi di produzione. A questo punto non resterebbe che spargere qualche lacrima sulle libertà democratiche che per gli sfruttati sono sempre state una beffa e prendere atto della nuova realtà socialista. E' in fondo l'errore del nostro tempo in cui gli spiriti più evoluti, stanchi di una libertà senza giustizia si volgono fiduciosi verso una giustizia senza libertà. Ma questi stati socialisti non sono una formula dottrinaria ma una realtà in movimento da molti decenni ed è il loro movimento involutivo che ci dice la verità su di essi e smentisce la lo· ro promessa dj giustizia. Al giorno d'oggi ci dice che non c'è nulla di nuovo sotto il sole e quella che molti credevano una società nuova non fa che ritornare sulle orme della vecchia società. Infatti il potere politico anche quan• do nasce da una rivoluzione non crea il socialismo ma ricrea il capi• talismo e la divisione di classe. Anche il vecchio capitalismo europeo è nato dai pubblici poteri esercitati dalla chiesa e dai grandi princi• patì. E' da questo esercizio del potere che si formarono le prime gran• di accumulazioni di capitale da cui si dipartirono i primi nuclei del nascente capitalismo. Il capitalismo è/' figlio dello stato, la sua proge• nie storica, e la rivoluzione che conquista lo stato pone le basi di un nuovo capitalismo. Il movimento di quesk società statali è appunto verso un nuovo capitalismo e alla nuova borghesia formatasi attorno alla direzione economica si accordano sempre più autonomia e sem– pre più iniziativa ... di sfruttare H proletariato. L'esperienza comunista rimane una grande esperienza eroica e drammatica nata da rotture rivoluzionarie della società. L'esperienza socialdemocratica è invece un'esperienza grigia di compromessi servili con le forze tradizionali del capitalismo. L'ultima edizione la troviamo qui in Italia con la politica del centro sinistra e i socialisti al governo per dare nuovo impulso alla politica dei preti e dei padroni. Ed anche quest'ultima edizione di un vecchio inganno presenta la classica traiettoria dell'illusione del potere. L'entusiasmo e l'ottimismo iniziale delle promesse mentre si pre• meva per il nuovo governo; il miracolo economico che doveva tramu– tarsi in miracolo sociale liberando dal bisogno e dalla miseria il po- 610

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