Volontà - anno XIX- n.10 - ottobre 1966

ANTOLOGIA GESUITA L A COMPAGNIA di Gesu è stat:t soppressa in Francia per decreto del parlamen: to, il 6 agosto 1762, in conseguenza dello scandalo del padre La Vallette. Gh Enciclopedisti possono così regolare i conii con i vecchi nemici. Leggete l'op.:ra intitolata Assertions e pubblicata in questo anno 1762 per decreto dc! parlamento, e rabbrividite agli orrori che i teologi di qw.:sta Compagnia hanno divu'.g :i.to, dall'origine di essa in poi, sulla simonia, l::t bestemmia, il sacrilegio, la m:i.gia, l'i1 religiosità, l'astrologia, l'impudicizia, la fornicazione, la pederastia, lo ::.pcrgiuro, la falsità, la menzogna, la dir<>:rione dcll'intcm.ione, la falsa testimonianza, 1:- prc·varic•wion.: dei giudici, il furto, l'occul13 compensazione, l'omicidio, il suicidio, lél prostituzio11c e 11 regicidio; ammasso d'opinioni che - come dice il procuratore generale del re al parlamento di Br~tagna nel suo secondo rapporto, pagina 73 - a11acca apertamente i princlpi più sacri, tende a distruggere la legge naturale, a di– .-:pcnsaf"\!gli uomini dall'obbligo di t.mer fede alla p=:.rola data, a rompere tutti i le– g:imi della socictb. civile, autorizzando l'infrazione delle sue leggi; a soffocare ogni ~cmimento di umanità fra gli uomini, a distruggere l'autorità sovrana, a portare disordine e dc<;olazionc negli imperi con l'insegnamento del regicidio, a rovesciare le fondamenta della riwlazionc e a sostituire al cristianesimo superstizioni d'ogni genere. Leggete, leggete nel decreto del parl~mento di Parigi, pubblicato il 6 agosto 1762, la lista infamante delle condanne che i gesuiti hanno subite presso tutti i tri– bunali del mondo cristiano, e la li:.ta più infamante ancora delle qualifiche che sono stalc date a loro. A questo punto, il lettore si chiederà senza dubbio ccmc mai questa Compagnia !.i :,;ia affermata, nonostante tutto ciò che ha fatto per perdersi; come mai abbia conquistato tan10 prestigio, nonostante tutta quello che ha fatto per avvilirsi; come abbia potulo ottenere la fiducia dei re assassinandoli, la protezione del clero degra• dandolo, una così grande autorilà nella Chiesa portandovi tanto disordine e perver– tendo la sua morale e i suoi dogmi. Ciò dipende dal fallo che si sono visti, nello stesso tempo e nella stessa Compagnia, la ragione accanto al fanatismo, la virili accanto al vizio, la religiosità accanto all'emp,ctà, il rigorismo accanto alla rilassatez. 1:a morale, il sapere accanto all'ignoranza, il distacco dal mondo accanto allo spirito di cabala e all'intrigo: insomma, tutti i contrasti riuniti. Solo l'umiltà non ha mai trovato asilo presso questi uomini. Dediti al commercio, all'intrigo, alla politica e ad occupazioni estranee al loro '>lato e indegne della loro professione, non potevano non finire vittime del disprezzo che tiene e terrà dietro, in ogni tempo e in tutti gli ordini religiosi, alla decadenza degli studi e alla corruzione dei costumi. Non all'oro, padri miei cari, nè al potere era dato irnpcdirc che una piccol:i società come la vostra, inserita in una società più grande, ne fosse soffocata. Solo il rispetto che; si deve e che sempre si tributa al !-.Upcree alla virtl1 avrebbe potuto esservi di sostegno e respingere gli sforLi dei vostri 604

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