Volontà - anno XIX- n.10 - ottobre 1966

raie. Non per accostare Goethe ai sel– vaggi, ma per dimostrnre come lo stes– '-O sentimento si trascini dalle mani– festazioni primitive a quelle più ele– vale. Tutte le inibizioni religiose son do– vute a questo vincolo che lega stretta– mente religione e volgarità. L'una ri– manda ali 'altra e l'uomo passa co□ti­ nuamente dall'uno all'altro sentimento ccmc i monaci che abbiamo visto alla apertur,t dì questo ragionamento. E qui siamo arrivati all'argomento sessuale che avevano avvistato più in– dietro. Per la religione la sessualità è tabù e rimanda l'uomo alla versione volgare. Nelle espressioni volgari il sesso occupa una parte importante e forse dominanle. Anch'esso vi appare come qualcosa di vergognoso e degra– d,mte, qualcosa da nascondere come piaga ripugnante. Ma come può il sesso, questa sorgen– te di vita e di gioia, dove troviamo le emozioni più forti e profonde della nostr.i esistenza, essere visto e vissu– to come una vergogna cd una colpa? Semplicemente açcomunando le cose del sesso ton gli escrementi della di– gestione, imprimendo al bisogno sessua– le lo stesso marchio d'infamia impres– so agli altri bisogni corporali. EssendQ la religione fondata sulla calunnia alla vita, ha trovato nel sesso il suo nemico irriducibile, ma non avrebbe mai potuto indurre gli uomini a spregiarlo, senza confonder– lo con le altre attività escretorie e so– spingerh nella cloaca della volgarità• Ed è sopratlutlo sul sesso femminile che la religione ha potuto maggiormen– te rovesciare le -.ue ingiurie, ponendo le mestruazioni fra le cose disgustose 578 da lasciare in pasto alla volgarità. In– fatti questa confusione tra sesso ed escrementi è pili evidente nella don– n;1 cont;nuamente ammonita a non mo. strare agli Jllri la sua - vergogna. - li pudore tanto raccomandato dalla morale religiosa non è un istinto ma un sentimenti::, radicato nella rappre– .sentazic.ne volgare del nostto corpo e n"!!a strana confusione tra sesso ed escrementi. E' cosi che la religione ha potuto umiliare il sesso nell'uomo: allargan– do e pc.:rfezionando il trucco psicolo– gico c\clla volgarità. E' così che ha potuto far trionfare negli uomini il vituperi') del sesso con tante conse– guenze nefaste sull'istinto vitale della umanit~. Qui potremmo fermarci a guardare la visione d'insieme ciel panorama per– corso. Essa si riassume così: la volga– rità è il risultato della religione. Mettiomo il valore della vita al di fuori e al di sopra di essa e la vita diventerZJ qualcosa di inferiore, una c3duta o una condanna. Da qui il bi– sogno di umiliarla, di farne qualcosa di spregevole che respinge l'occhio u– mano percht'.• si volga devotamente al cielo. Ed è un bisogno che chiama la vol– garità, perchè la vita in se stessa non ha nulla di umiliante e spregevole; occorre una falsificazione e una defor– mazione per raggiungere lo scopo ed è quanto avviene con la volgarità. Essa è appunto una rappresentazione de– formata delJa vita. Più che un risultato la volgarità è dunque un bisogno della religione; senza di essa non potrebbe trovar fondo.mento nell'animo umano.

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