Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966

tro. /'crd1e me 11e ~ouo amlata! Te '1.! tilicaziorn.: dell'amor~ e-on fa ragione di ,,irt'\li multua a11clte w! lo ero ,ma don- ,i1a. 11a ana, vier1a d1 vit.gh, • de11tro e /11ori, Adele è amala dal pron,c~so sPosO del- e wo /iglio ert 1111 poco d'acqua da cui l;.1sordla, ma, <1twndo qucslo amore le io \fll.'Ylll"O figli, terra e sa/11te: ma l'al- ,iene prcdc.1s0 pc: sempre, si impicca. nu era 1m fiume cupo, pie110 di tami, che Ecco le parole con cui annuncia la sua faa\'(I arri,•are fino a me il rumore clei libera scelta o, per mci!'.liO dire, la scelta \IIOi ~iwu:hi e il rn.;, ca11tare fra i de11ti impostale dal sangue: « Da q1uwdo ho E iu cu1n.•1·0 con 1110 figlio, che era come provato il wporc citi/a .\ua bocca, 11011 1111 vvchi110 d'm:q11a fresc", 111e11tr,. l'altro so11pur10 pi11 l'orrore di <Jties/a casa. Sa- 111i 111tmd,n•<1 ce11tinaia di passeri clte mi rò ciò che l11i 1•on·a che io sfo. E 111110 i1111it•diw111u di proseguire e tlepo11e1•m10 il J)(le~e c,:ontro di me, che mi bruci co11 brina "'Ile mie ferite di po,·era donna le s11e tlita tli fll(.x:o, che mi perseguiti110 t1pJm.\.ùt", di ragazza accarez::.ata dal fuo- 111t1iquelli che dico,w di es~ere onorati; t·o. lo 110n ,·olc:ro. Sentimi be11e1 Non \'O"' mi metlerò la coro11a tli :;,pine che porta· h•t•o. Tuu figliu era il mio scopo, e 11011 1w le donne amati! tla 1111 101110 sposato•· l'Ilo m~11mwlo; ma il braccio de/!'(lltro mi L1 tragedia lorchiana prci.cnrn dunque 1r11H·i11i> come w1 colpo di mare, come U· alcune cosianti: una !>lluazionc sociale 1w l<'.)1"/t1 d'un mulo, e mi avrebbe tra opp1cssha pcrche .mtiumana (come si \'C• \ci1wta sempre, sempre sempre, anche se eh.: in « M:iri~ma Pincda • rinche l'ideali· fo~.)i stMa vecchia e t11fli i figli di t110 fi· i.mo la parte di C!>-.a),l'i:,tinto amoroso ~liu mi m•e~sero trattelllllti ,,eri capetti•· (nelle sue dh·cr::;e c::;prcM,ioni) costretto « Ycrma • è il poema lragico della don· da detta situa,ione e la ri\•Olta irrazio-- na che non si rassegna a restare senta nalc, praticamente ::;emprc dist1u11iva, co· hgli. Il marito, l'uomo che 13 soci,1à ora mc disperala allcrnalirn vi1ale al « mo- le impone è probabilmente sterile, ma dm, \Ì\endi • della i.ocil.'tà coslrittrice. Ycrma trascina la propria vita nella spe• In sintesi, abbiamo pralicamentc sem- r~m7a. Poi, un giorno, varcato il limite prc un proc-·c-,i.o d, 1b\ \ idnamcnto alla dt..·11:"t i.01,portalione, strangola il marito: natura culminanle in tragiche catarsi. « Frtulic:itl, .~ì! Fradicia! Ma certa fi11a/. Innocenti come la natura che rifiutano 111e111e. Ora lo so di certe,. ,_. sola. Polrò ..,i !>ollocan: a fa\'Orc delle convenzioni SO· omwi tlor111ire se11~a più svegliar,11; tli ciali sono dunque le prolagoniste dei ~Of)l'tn.rnlto per su11ire se il sm1g11e mi drammi di Lorca; colpcvol ... è sempre la m1111111::.fo ,m aflro sa11g11e 111101 1 . Col cor- struttura sociale c:oi suoi id('alismi e ma• JJO 11cr H!llll'1C sterile. Che volete savere? tcrialii.mi an1ium,mi. Vo11 ,,; a1•rici11ate! !-lo ucciso mio figlio! A cuesto punto \01rci aprire una brevi! lo.' t'ho ucciso io!•· parJ,1tesi. Reum1cmcnlc, Oomcnico Dem. Ycrm;:1 respinge dunql:e la reallà impo· ma b un -,uo artitolo apparso sun « U- l>l<1k-e ne sceglie una meno doloros:1 pc, rnanità Nm·a • (N. 13 del 2 aprile 1966) lei. Con il suo gesto cancella 13 donna che ~i e occupalo del tcat10 di I.orca cd an- non può mere figli e le sostituisce colei Lh'cgli \i ha riscontrato l'implicita dcnun• ..:hc nel marito h,1 ucciso i propri fi2li. eia di un'opprcs::;ionc, ma ha dato l'im_ Nt.: « La t-asa di Bernarda Alb.'.'l ", la tra- presi.ione di credere che vittim.'.'l di essa gcdia tht• Lorca lerminò pochi giorni pri- ..,ia solumto la donna, ma di \Cllin: assassinalo, si ripete l'idcn- E' perfettamente ,ero che In società pa. 538

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