Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966

.Comincerò citando alcuni passaggi d1 un rcpor1agc apparso sulla ri\'ista • Femmc d'aujourd'hut • del 2•9-1965, firmalo M.C. cd intitolato: Una scuola ove ogni giorno è glovcdl e che ha come sot1otitolo: • e somiglia a tutto, tranne che ad una scuola•· Finirò riproducendo qualche precisa– zion.:- fornitami dal compagno G. z. di Toulouse, il quale si recò a , isitarc questa scuola ed ebbe un colloquio col suo dircuorc. E' installala (la s.cuola e le sue di– pendenze) nel • Mas dc la Coùmc • di cui porta il nome. Questa località tro– vasi nella regione della Ccrdagne - Pirenei Orientali - a 850 metri cl'al• titudinc. Per accedervi occorre passare per Molitg-les-Dains ccl infine salire fino al villaggio cli Mos-,cl; e di qui, a piedi, in mezzo a bo~chi imponenti, si raggiunge, con un poco di folica, la radura (la clalrièrc) della • Collme • Una specie cl'oa~i con rrcsche casette e , iva per il ri!:.o di alleghi fanciulli. Questo nido d'aquila - scrive M. C. nc11a rivsta sopra indicata - al quale il medico accede non tanto facilmente, i! una scuola delle pili celebri e nel te'llpo s1csso delle pili discrete dc1 mondo. Non è quindi sorprendente che i suoi anima1oi-i non ricerchino la pub– blicità. L"anno scorso ( 1964), per quat– tro po-.1idisponibili hanno ricevuto t 19 domande. Ed l! co~ì da più anni in qua. Fu nel 1933 che Pill e Yvcs Kriiger - i suoi dirc110.-i - lasciarono la Germania al momcnlo dell'ascesa ciel nazismo. Educatori nati, scoprirono e acquistarono qui - questo podere in cattivo staio, ove dovevano accogliere, succcssiw11nentc e se111a forc distin• zioni, piccoli rirugiati spagnuoli della guena civile, dei fanciulli israeliti strappati alla deportazione, bambini sottoalimentati delle ci11à occupate dal– le forze germaniche, le innoccnli vit– time deUa guerra d'Algeria e finanche dei Tibetani. In questo podere di 70 euari - a 850 metri d'altitudine - si tro\'ano fraternamente riuniti Francc– ~i. Americani, Belgi, Spagnuoli, Olan– desi'. Non·egesi, S,·iueri, igcriani, Jn. gles1, Tedeschi, e Tibetani. Qui, piccoli e grandi, ragau.i e ra– gazze stanno insieme, come in una fa. miglia, come nella ,·iia. La signora Kriiger, occhi luminosi, fine wrriso sotto la corona dei capelli qua!ii bianchi, commenta: • Da noi non esiste nessuna barriera fra gli cclu. catori cd i fanciulli. Ci chiamano col nostro nome, come vedete. A iavola non esistono posti fissi. Educatori ccl allievi si mettono ove vogliono e la conversazione è quella che si potrebbe intendere in non imporla quale forni– glia •· J fanciulli (e anche gli adulli) cura– no un'immenso orto e fru11eto, rilegano i libri della biblioteca, montano boz– zetti teatrali e pubblicano pure un gior– nale. C'è da domandarsi: quando studia– no? La mattina - risponde placida– mente la signora Kriiger - applichia– mo, da sempre, i1 e me-,.zo1empo peda– gogico•· Alle 10,30 si sospende per una colazione. Tn seguito, gli allic,·i rilor– nano in classe fino alle 13. Una sola materia li occupa fino all'ora del pran. zo. Altro detlaglio: Tutti gli alunni della Collmc dcYono conoscere quattro lingue delle quali ci si sene a turno: martedì lo spagnuolo; giovedl il tede– sco; sabato l'inglese, e it francese gli altri giorni della scllinrnna. Come è stato dello più sopra i fan- 503

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