Volontà - anno XIX- n.8-9 - agosto-settembre 1966

La Coilme Una scuola differente dalle altre S U QUESTA rivista collaboratori diversi si sono intrattenuti so– vente sul tema « Educazione e scuola libera». Ultirnmnentc Gionata ha fat– to nuovamente allusione (I) alla scuo– la «anarchica,. (così definita da C. Ward direttore della rivista «Anarchy» di Londra) « Summcrhill School » di A. S. Neill, che funziona da 40 anni in qua. E Josè Lunazzi nel suo studio « Oall' Individualismo al Socialismo attraverso la nuova educazione» (2) passa in rivista i pionieri e precursori della scuola liberata dai ceppi della morale conformista e eia quelli della imposizione e della opp1·essione stata– le, clericale, religiosa, e cita alcuni ten– tativi falti in questo senso nel passato. Scrive, fra J'3ltro, mblto opportuna– mente, Lunazzi: «Dall'autopismo, si pas– sò alla pratica, alle magnifiche realiz– zazioni che bisogna trarre dall'oblio accademico: l'istituto di Cempuis nel– la Francia; l'Università popolare in I– talia; la Scuola Moderna nella Spa• gna ». Qui mi si permetta di associarmi al– le sue parole particolarmente per quanto concerne l'istituto di Cempuis ed il direttore Paul Robin, esecrato e vilmente calunniato da tutta la stam– P-' e dalla canea clcrico-reazionaria del suo tempo. Di P. Robin e del suo sistema edu– cativo applicato per 14 anni a Ccmpuis (I) Vo\onta n 5 magj:'io 1966. (2) idem. 502 s'è parlato in questa rivista (3), ma i dettagli concernenti Ja vita, le idee e l'opera di P, Robin meriterebbero di essere maggiormente conosciuti e più largamente divulgati poichè costitui– scono un'importante testimonianza storica di quella che fu la lotta e la battaglia di un uomo, contro le tene– brose forze del confo1mismo morale della sua epoca e per il trionfo del principio della completa libertà sul ter- 1·eno educativo. Il libro di G. Giraud sulla vita e sull'opera di P. Robin (4) meritereb– be di essere tradotto per intero e l'e– ditore che ne assumesse il compilo, di metterlo io vendita, non solo farebbe una buona azione sociale e letteraria, ma farebbe cert.'.lmente anche un buon affare, tanto interessante è quest'ope– ra sol to molteplici punti di vista. Ritornando al soggetto di scuole, di– ciamo così «relativamente• libere, gli scritti di Lunazzi e di Gionata sopra indicati, mi spingono ad esumare dai miei « Cartons-classeurs » uno scritto che m•cvo imbastito alcuni mesi fa e che, negligentemente e molto a torto, lasciai dormire. Con ciò penso far pia– cere a tutti coloro che s'interessano al soggetto in questione e particolarmen– te ?.i Jettori appartenenti al corpo de– gli insegnanti. Si tratta di una scuola non come le altre e la cui esistenza, a quanto io s.ippia, è poco conosciuta. (3) Volonlà n. 2. fohbraio 1~65 • L 0 cd11cazlone morale a Cempuls ». (4) PAUL ROBIN · S:\ vie · $es ldées · Son ac1lon: 1937.

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