Volontà - anno XIX- n.7 - luglio 1966

Paura del comunismo? paura dell'errore? E che cosa è il limare di esporsi coni ro il papato, la riservatezza nel parlare delle cose di Dio a cui non si crede e su cui ,ion si dialoga e 11011 si illumina? Paura della Ferilà J ! J.,'m,archico non è w, politicante alle strette che combatte w, nemfr·o per volta. E chi stabilisce la graduatoria dei 11emici? la Co11- /i11dustria? ! La poiirica cerca il possibile ed è una delle umte nrti del potere; l'anarchia è un ideale e un solo possibile non ci deve di– SI rarre, nè ci deve stancare. L'obiezione di coscienza ci pone in un a11cggiame1110 ironico: con essa non si esauriscono tulle le obiezioni delle 110st re coscienze. F..sa111i11iamo pure i problemi futuri, ma riprendiamo in mano quelli insabbiati. Del fuwro si può supporre, ma di esso non si può mai disporre; nessuna diale11ict1 della storia, nè quella hegeliana nè q11ella ,narxislica possono giurare che la s1oria /litura ha da percor– rerP quel binario che arriva per forza alla stazione del germanesimo o del comunismo: essa a volte trt!disce nate le it1te11zioni degli uo– mini. La vita in genere sfugge a molti propositi di dorninio, perchè c'i; il mo111en10in cui essa contraddice qualsiasi programma iniziale; e come per la vita, così per la politica. Scarsi raccolti di grano pos~ sono carnbiare una politica estera, come l'hanno cambiata in Russia. Scarsi raccolti in Cina possono farla dilagare a nord e così vedremo - come già si vede a parole - Marx contro Engels. La Romania s/al– d,, il hlocco orienwle, De Gaulle si illude di sfaldare per sè la NATO. I.o stesso dialogo tra callolici e comunisti, a11c/1e se soltanto ele– mosinato da ima parte e tuttora rifiutato dall'altra, riesce a compro– mr.ttere, a svuotare le idee; comunisti nei Misteri di Napoli decisero di momonentare Giovaw·,i XXIII, e altri co111w1isti vowrono senza misteri l'articolo sene: « La Chiesa combatte sempre, ihsieme coi suoi ,wmici di ieri, contro i suoi amici di domani». E l'eccezione è anarchica. Anche i comunisti sanno destreggiarsi, co,ne ì Romani e gli Inglesi in polilica coloniale: corteggiano tutti gli altari per mirare solo al tr,Jno, sacrificano la do11ri11a la coscienza per il potere. li comunismo è 11•1a delle tante soprastrutture, w1 epifenomeno; il potere, la mania del <·amando, è l'unica strutiura. L<, bcmba atomict,? Chi è onesto fa prima il dialogo sul dfsarmo., un dialogo a carte scoperte e a centrali aperte, 1111 dialogo dove si p~1rlopoco e si vede tulio, si ispeziona, si controlla. Se ciò è impos.J s,bi!e, gli altri dialoghi sono chiacchiere e tabacchiere di legno che non dive11gono mai pegni. Chi ci libera dal Concordato e dalla Con/industria? Malagodi di– sponibile per tulle le reazioni, o il mugic che (< si gratta, si gratta e fa uscire sempre il tartaro» e 11011 riesce a liberare se stesso in pa- 390

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