Volontà - anno XIX- n.7 - luglio 1966

L'tmtipolitica è di coloro che rifiutano gli inleressi coslituiri, che sen,ono imperiosa l'esigenza di superarli ed eliminarli in una società senza dislinzioni sociali. Se le nostre parole e i nostri appelli si rivol– gono sempre ai lavoratori, non è per offrire loro quella manciata di biada che van cercando in tulle le scuderie politiche, ma per richia– marli al loro vero, aurenlico ir11eresseche è quello di operare per /'a– bolizione delle classi. t.'ni vediamo nell'inleresse vero dei lavoratori, l'antitesi, la nega– zior; · degli egoismi economici e della morale borghese. Artraverso un benessere fittizio e provvisorio, attraverso un complesso gerarchi– srno aziendale, si stimola oggi nei lavoratori il piccolo interesse e la piccola vanità allo scopo di integrar/i anche psicologicamente nella socierà capilalista. Ma se l'antipolitica non vale per le calegorie economiche incasto- 11ate nell'ordine borghese, vale cerlamenle per u11a ben determinata categoria umana: quella dei non integrati, coloro che rimangono uo– mini i,, que<;faciviltà di rinocero111i. Essi sorgono continuamente in lutti gli ordini della scala sociale perchè il ribelle non ha patria e non ha nemmeno classe economica; la sorgente più ricca è cer1amente fra i lavoratori perchè molti fra di essi possono prendere coscienza del loro staro di alienazione dalla ricchezza sociale che /Jroducono. Ma v'è un'altra zona sociale sempre ricca di non integrati ed è quella 1 dei giovani che si alfacciano alla vita con occhi nuovi non ancora an◄ nchhiati da torbidi pregiudizi. E' una categoria umana sempre numerosa, questa dfi 11.011 inte– grati; {!.rande riserva sempre disponibile per la diffusione delle idee nuove o per il compimento delle h1·1presepiù temerarie. Sono la vena generosa della razzo umana; si riconoscono per l'istintivo disprezzo delle cose più riverite, per la sovrana indifferenza di tutto ciò che è più ambito. Date ad essi onori, ricchezze e conforti, date ad essi tutlo ciò che rincorre affannosamente la turba dei rinoceronti e ne farete degli infelici. Soltanto alla luce di un'idealità la loro vita acquista un senso ed in questa società senza prospettive ideali essi vanno oggi in– contro a penose sconfitte. La loro sconfitta si chiama talora /eppismo, oppure stravaganza, manifestazioni cieche di rottura con la società che 11011 sanno trovare una propria ragione. I non integrali, coloro che rifiutano la società « per bene ))' per un istinto prima ancora che per una ragione; la canaglia che irride le venerate menzogne e i sacri interessi. E' questa la nostra categoria alla quale sentiamo di appartenere - e quando la rivolta umana saprà ritrovare le sue verità, sarà ancora la canaglia a rigenerare la terra. 1\LHF.:RTO MORONI 387

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