Volontà - anno XIX- n.7 - luglio 1966

di esserne uscito malconcio del tutto in e divergenti, ma c'è un',.~sager:1ziene :\Jlar. questo diballilo con Dc Marchi. mistica che, come al solito, a11ìora in lui Un altro giudizio di De Marchi che può quando si affron1a la questione « c--moses. facilmente ritorcersi su ùi lui, è la sua sualc ,., unita a uno scopo ~tratcgico - considerazione che io mi creerei il vuoto non so quanto voluto o no - di esage- intorno per meglio emergere. E' proprio rare e falsificare i punti più scowrnti del. Dc Marchi che ha creato un vuoto abissale l'avversario per meglio spnvcnrnre µ-li a]. intorno a Rcich. Pc,· lui Rcich è il «metr•::, tri. Per prima cosa dunque non rn1 sono di tutte le cose•. Tutti gli altri sono buoni mai sognato che la « vocazi<me profond<1 » solo se avvicinar,o quan!o afferma quel dei giovani sia « l'omoscs~unlità », nè- ho .-genio sommo». Io sono ben lontano da mai parlato così generalmente di «omo- un tale atteggiamento e credo che, accanto sessualità diffusa» di massa. Quando ho al 1>ensiero di Reich. siano parimenti ne. enunciato il mio principio che: l'odio dcl– ccssari e indispensabili per il progresso la donna fosse collegato nell'uomo alla dell'umanità, la coordinata fornitaci dai paura della sua stessa libertà d'esser fcm. pcnsa1ori anarchici, o dalla psic<,logia di mina, ho sempre specificato trattarsi di Frornm, e, per un .punto i1uerno alla que. ,.,eventuali impulsi parziali femminili», e stione sessuale, altri sessuologhi, Quali H. mi son dello d'accordo con il sessuologo Marcuse, Colin Wilson, C. Ford, E. Ar- e antropologo C. Ford il quale, P\11' aven- mand, e altri sociologhi e antropologhi. do notato che « avvengono svesso rappor. Così potrei anche i.lCCusare il vuoro che ti omosess11ali negli animali e nei popoli Dc Marchi si è c1·eato in101no nella sini• primitivi», conclude che cc,munque « l'at– stra, appunto pe1 il suo principio, da po- tività omosessuale non è mai il tipo do- chissimi seguito, dcli.o ncccssilà della minante di aHivilà ses:.11ale ». completa liberazione sessuale per la sai- Penso che un uomo sia prevalentemente vezza dell'umanità; ma non lo faccio per- maschile, ma, a seconda dei c.isi, :n modo chè mi sembra quest<O.una sua posizione maggiore o minore, o anche completo, co. anticonformistica e di rottura. Quindi u- me si vede in piccole minoranze cli indi– na posizione critica, nuova, isolai~, può vidui, possono esistere generalmente degli apparire, a seconda dei punti di vist<O, impulsi sessuali femminili: così anche, se una posizione coraggiosa, progressista, op. penso che sia importante per una cam- pure distruttrice, megalomane. pagna rivoluzionaria ~tudiare la questione L'altro punto preliminare che elevo subi- dcli'" omosessualità,. e distruggere i suoi to chiarire è l'interpretazione tendenziosa 1ragici tabù, non ho mai eletto che sia ed estremistica, d1 una certa gravità, che l'unica e la più importante questione, ma De Marchi ha fatto della mia posizione in una delle tante asserzioni di base della rapporto alla cosidettn questione dell'(l:o- mia teoria, che trova posto accanto alla mosessualità». Vorrei che De Marchi mi coordinata anarchica del rifiuto di ogni indicasse dove ho scritto che ia «vocazione governo, quando si devono mettere in profonda» dei giovani sia «!'omosessuali- pratica certi princìpi rivoluzionari; o alla tà•. Ed è parimenti assurdo che egli af- mia fiducia nc!Lt libertà completa e nella fermi che la mia ideologia è basata solo naturale bontà dell'umo; oppure alla chia. sull'ipotesi «dell'omosessualità naturale di rificazionc che la sessualità non è una massa». E' vero che su questo punto le semplice e neutra ricerca del piacere, ma nostre posizioni sono nettamente opposte due istinti sessuali della mascolinità e 430

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