Volontà - anno XIX- n.7 - luglio 1966

s'infama, anzi si annichila Dio appena si vuol pensare e parlare di lui colle idee dell'uomo? 2) La religione è rispetto all'uomo un agente non calcolabile. Un Dio, un essere che non possiamo comprendere, che sfugge ~Ila nostra mente quanto pili questa si affanna a volerlo abbracciare! Come calcolar gli effetti di un'idea sì variabile, sì incerta, sì indefinita? Appena l'idea di un Dio non è calcolabile, non comprensibile nel contorno delle nostre facoltà, nè da essere ci'rcoscritta vicendevolmente dagli uomini, già non è pili in balia delle leggi; e da quel punto diverrà presto o pili tardi, ma inevitabilmente, perniciosa alla società. Calcola– bili e certi debbono essere i mezzi che si adoprano dal legislatore, perchè non si trovi fallato nei suoi calcoli, nè vada a tentoni e con trepidezza nelle sue operazioni. L'uomo che non vede, non sente, non esiste, non ha rapporti reali se non per se medesimo e per gli altri, trova in sè e gli altri i princìpi di tutta quanta la sua perfezione morale, cioè delle sue pili utili, più virtuose azioni. La religione è sempre un agente del tutto estraneo all'uomo. Cosa mai fu che produsse le più grandf azioni, le sublimi virtù degli Spartani, degli Ateniesi, dei Greci insom– ma, e dei Romani? Cosa ha dato all'umanità i suoi pili grandi amici, i suoi più veri eroi? Non certo b religione. M'inganna forse una severa gelosia di libertà, od è vero che l'indipendenza, sentimento quanto sublime altrettanto gentile e <lelicato, si risenta all'idea di religione, e sia meno perfetta? Un Dio al di sopra dell'uomo, un asi:-oluto padrone!!! 416 {PENSIE!tl POUTICI, cap. XLIV, a cura di L E.) LAMENTO PER IL VIETNAM Squarci profondi chilometri di secoli e vìscose coli ri rosse su alberi secolari e ca.'1neti ancora vergini. E non c'è più spaz.io sulla coda del vento per fughe verso le stelle: terra fradicia di sangue, di fatica, di pianto, sempre terra sporcata c'è a colmare ogni spazio. No. non tendermi la mano: le mie dita vagano smarrite fra le rovine che perpetuamente macchiano spianate verdi

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