Volontà - anno XIX- n.7 - luglio 1966

IV Non diremmo due blocchi. Bensì uno: quello della borghesia imperialista che tenta di opporsi all'avanzata del movimento operaio internazionalista. Noi di « Senso e non Senso» vogliamo contribuire a questa avanzata, e pensiamo che l'anarchismo ne potrebbe essere una valida componente. Non una terLa forza autonoma quindi. Non v'è realtà al di fuori della lotta di classe. V Meno astrattezza e più effifficacia. SENSO E NON SENSO Per poter considerare la perdita d'influenza dell'anarchismo sul movimento operaio, avremmo bisogno di una vasta messe di testimonianze e documenta– zioni, delle quali purLrop;:,o (questa è una specifica carenza del movimento a– narchico) non si dispone; utilizzando gli scarsi strumenti che si hanno, credo che sia opportuno ambientare l'analisi nel luogo dove si vive, il quale può for• nirci un parametro comparative\ che, sebbene non possa riflettersi specularmen. te sull'intero arco, è una componente dell'arco stesso. Pertanto, io posso rispon– dere, vivendo a Napoli, che la scar~ezza o per meglio dire la totale assenza di influenza dell'anarchismo sul movimento operaio, è dovuto all'inesistenza di un gruppo anarchico o.ttivo, presente anche nel campo sindacale di questa città. Infatli, quale influenza possono avere, in una città come Napoli, la quale conta l.183.000 abitanti all'ultimo censimento. cd una forza operaia aggirantesi tra le 150.000 1.: le 200.000 unità, i sì e no dieci anarchici attivi che in deWl città risiedono? E' questo un dato, un triste dato che si può rilevare (conside– rando che tutti quelli che le acquistano siano anarchici) dalle copie vendute della nostra stampa, oltre che dai contatti personali. Forza ed influenza anarchica, in questa città, non ce n'è per nie~te; tanto che un commissario di polizia, all'epoca dell'attentato all'ambasciata spagnola in Napoli, rispose, al giornalista che lo intervistava sulla eventuale responsa– bilità di anarchici napoletani al fatto: «Che gli unici anarchici della Campania, erano quelli di Castellammare di Stabia e di Torre Annunziata, pochi vecchi, che avevano appena dimestichezza con i fiammiferi». II Nel campo del pensiero le influenze non sono da attribuirsi al movimento anarchico, ma sono intrinseche al pensiero stesso che è libero. Libero pensiero, che porta delle personalità, faccio dei nomi che mi ven– gono per primi, Dolci, Dc Marchi, Capitini, su posizioni libertarie. mentre essi respingono l'aggettivazione di anarchici. Aggettivazione che spesso critici fret• 405

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