Volontà - anno XIX- n.6 - giugno 1966

che, di F1a11cii;co Fcrrcr e della Scuola Moderna, della Scuola Libcr1aria di Dcgal. h!S e di Emile fanvion, di Madcleine Ver. net e della Comunità • L'A\'cnir Socia!,. cd, infine, dcll'op~ra dei Maestri compa: gni di Amburgo, E quanlo faremo con snitti appo~iti sui dclii argomenli. S. RCLBOT • R LÒLIS R BIANCO R SANTAIU~l,1.1 t~e Barche dull'nulti, al fascisn,o (Ed. Riuniti, 1964. L. 2500). Si a,·vcrtc, aiJ. da qmdche anno e da piu parti, l'irnponon✓a che a!'1-sumono, nella nostra storioarafia, le I iccrchc s1O– ricbc condo11e ,u situ:\/ioni panicolari e co!lcrcte di virn cittmlinu o di organiche comunità rcQ:ionnli(come in questo caso). E queste ricerche sono importanti non solo ai lìni dcll'appronfondimcnto di un discorso i.todco, di cui tanto abbiamo bisogno, ma anche per l'inserimento dei nostri giovani nella realtà. Con questa preoccupazione infatti scrh·c,·o nel 1960su Scuola e Città (fascicolo del 30 sellembrc 1960, pag. 332), formulando su,uierimenti per una più seria preparazione storica dei gio,·ani: suggerimenti a cui volentieri torno, dopo la lettura di questo prezioso libro di Santarelli. Sostcne\O allora che per interessare i gio\'ani alla storia scr– \'ono non solo le 1ra11azionl generali cd astratlc ma uncora di più gli studi par– ticolari di si1ua1ioni concrc1e, da cui mo!. to più chiaramente emergono, e senza de. formazioni, le dimensioni umane della \'ita cittadina e comunitaria. Sostenevo che se queste ricerche fossero cn1ratc presto nella scuola, e se a queste ricerche fossero srnti invitati i giov:mi a collabora. re, essi ne sarebbero risultati ph'.trespon- sabili nella verifica anche più estesa dei loro comportamenti, con arrkchita la Jo. ro sensibilità e stimolato il )Qro impeano morale. E ancora, se una storia c,osì • in1en1io– nata» fosse entrata nella scuol3 sarebbero presto scomparsi i custodi di patrie me– morie che, sul piano locale, monopoli1..za. no la storia oleografica, e ali scolari di– ,·enuti cittadini a,•rebbcro :wu1O quel scn. timento storico della situa1ionc in cui vi. vono e con cui si de,·e iden1ificare l'edu– cazione civica. • Le Marche dall'unilà al fascismo•• ques1O Hbro che ~embra di poter indicare come uno dei più imporrnnti pubblicati nel settore della storia politica rea:ional<', in questi ultimi anni, mi conferma dunque pienamente ncll.! mie convimioni e perciò mi auguro, per una 1rasfo1·ma1ionc profon. da del nostro paese, che esso possa an– dare nelle mani dei giO\•ani. L'csposLdone dei falli sempre documentata, con riferi– menti precisi e puntuali di persone, pub– blicazioni, dichfara1ioni, giornali, consente agli studiosi di conoscere bene la situn– zione storica post-unitaria delle Marche, dal setlembre 1870al SCll"mbre 1922. Riassumere, per una recensione fretto– losa, l'opera del Santarelli è impossibile, anche se la divisione della materia si J» trebbe facilmente fare, dis1inl{Uendo il trentennio ottocentesco (i primi quattro capitoli) dal primo ,•entennio del secolo ,·entesimo, con il suo fatale shocco al fa. scisma (i due ultimi capitoli). Ma anche fatta la divisione, si \'edrebbc subilo che l'unilà narrativa è g:uen1ita da una capa. cità di narrazione, che l'autore possiede come autentica dote dello storico, e dall.i valutazione critica dei falli, che non vie– ne mai meno sia nell'esame della comples– sa problematica delle organizntzioni po• polari dei lavoratori,- ancora leg:ali alla )a e 2.i Internazionale, sia nP.Jl'esame deliri 383

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