Volontà - anno XIX- n.6 - giugno 1966

una conversazione registrata" i co111pa– g11i dicessero {ra11ca111entee 1111111erosi il loro parere. A mio avviso tale lavoro ha porrato una voce veramente mw,•a nella stampa anarchica, be11chè quesla dovreh• be essere ù1 realtà la 1 oce cc,nsueta. Vi ho riscontrato il serio provosito di parlare chiaro sulla situa-:.io11edel movi– mento anarcl,ico, senza pregimtizi o ti– mori di offeudere qualc11110. \I; ho visto il proposito della si11cerità e dell'ob1'etti– vità, senza eq11ivoci e 111ime1ismi. Così, 111i pare, dovremmo sempre esprimerci, anche {lt1ando parliamo di noi stessi. Tut– l'al più, come i11 qualsiasi caso. anche in questo le affer111azio11i esposte possono essere liberamente discusse da altrì. Come 111ai, mi cl1ied--.,, il compagno Chessa ha discusso con w1 simile o{!ensi– vo sarcasmo? Perchi: mai, m1zichè espri– mere, nell'insieme, o pw1io per p1mto, il s110 dissenso, ha scelto ww strada così spiacevole nel 10110e 11el metodo? A11che il metodo è infatti assai diswitibile i11 quanto vengono prese di mira alcune af– fermazioni ed esaminate in nl()d0 lale da allribuire all'i111eressa:o inten:-.ioni che e– vide11temente 11011 si sog11ava neppure di avere. Per contro, 110n l'ie11eas.rnilltamen– te preso i11 co11siderazioni <11iell'in5ie111e di ragioni, fatti ed esverie11ze che hanno condot!o il compagno .4. a formarsi le proprie opinioni sul 111ovi111ento anarchi– co. Ancora 11na cosa. Il comvagno Chessa termina il suo scritto 11arra,1do che una versona gli ha domandalo come mai Vo– lontà 11a pubblicato questo lovoro "con– tro gli wiarchici e il movimento anarchi– co". Con 11.ata evidenza, chi ha formulato questa domanda 11011sa ,wlla dell'etica anarchica, o di quella rhe dol'rebbe essere l'etica a11archica. E sta bene, sono in nwl– ti a non saperne nulla. Ma ci(' che mi sorprende è la risvosta di Chcssa. In es• sa egli afferma di essere solo l'an1111ini• Stratore della rivista, e 11011 il redattore. Non è difficile interpretare questa rispo• sia. Non sarebbe giusto, invece, informare quella persona s11 alr.:u.nidei principi a– narchici, per esempio q11e1/iche esprimo– no il rispetto ver l'opinione al1r11i,ver la critica e l'autocritica libere, e il dovf're del redattore di svolgere 1111 fovoro one– sto ed imparziale? Questa mia lettera vuole essere 1111a pro_ testa a /ali metodi, semplicemente. Spe– ro vivamente che altri compagni, pilÌ di me preparali a farlo, vorra,mo invece di– scutere le affermazioni apparse in '' Da una conversazione regislrata '', sotto il titolo "/11cliiesta s11tl'anarcl1ismo ». LINA MARUTI RIGMINI ANARCHISMO RAZIONALE E ANARCHISMO EMOTIVO Tra i tanti modi di Sl'ntirc l'anarchismo a me pare di i111portanlc uttualità il bi– sogno di chiarire l'atteggia111e11toraziona_ le ed i follori emotivi Considerando l'anarchismo s11 basi i– deali-sociologiche noi t•ediamo lo sforzo di una ideologia che, nella sua parte induttiva è protesa verso il raggiungimen– to di elevate vette di libertà e socialità tra gli uomini e le co11u111ità,nella parte dedutti\!a i11vece (far tesoro delle espe– rienze del passato storico.sociale innnan· zitutfo) essere alla continua ricerca di una conferma pratica sul terreno speri· 111e11taledelle aspirazioni ideali. A me vare questo il modo razionale di sentire /'anarchismo che, con la modestia del ricercatore scientifico, vuole una obiet– tiva e serena impostazione dello sl11dio delle tematiche sociali, evitando così le cristafliu.azioni dogmatiche. Esaminando invece lo atteggiamento prevalentemente emotivo di sentire 377

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